domenica 21 novembre 2010

FUORI LUOGO L’ENTUSIASMO DEI SINDACI PER L’OUTLET

"Leggo con stupore di una dichiarazione entusiastica dei sindaci dei comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme e Solarolo, in merito all'approvazione dei loro comuni dell'outlet "le perle" che sorgerà' a Faenza - è il commento del consigliere provinciale Pdl Francesco Villa - Capisco che vogliano difendere Claudio Casadio dagli "attacchi" della concorrente alle primarie la Fagnocchi la quale pare abbia perplessità in merito alla costruzione di nuovi outlet e non si capisce bene anche di questo, ma che comunque se non un ricorso al TAR nessuno può fermare".



"A proposito di questo occorre sottolineare che Casadio, pur non condividendone le scelte, ha avuto un percorso di progettualità politica coerente e (avendolo avuto come sindaco) sa fare "squadra", di sicuro non avremmo avuto in consiglio comunale a Faenza la sera del 15 in sede di approvazione dell'outlet e aperture domenicali , interventi da parte dei consiglieri di maggioranza (a parte quello della Callegari dove di fronte al pubblico incavolato dei commercianti ognuno cercava di "giustificare" il proprio comportamento su queste delibere, e con questi interventi si metteva in difficoltà anche lo stesso sindaco, senza un minimo di progettualità e percorso comune.

Ripeto ,pur non condividendo l'approvazione dell' outlet, occorre riconoscere coerenza progettuale a Casadio, mi chiedo la Fagnocchi e i suoi sostenitori (pare abbia raccolto oltre 3000 firme alle primarie) dove erano quando nei consigli comunali dei 16 comuni a guida Pd si approvavano le delibere a favore dell' outlet "Le perle" ? Troppo facile dirlo dopo non lo avremmo fatto perché e' un danno per il commercio e porterà inquinamento e non ne vogliamo più in futuro, ora e' tardi. Infine voglio tornare alle dichiarazioni entusiastiche, e fuori luogo , dei sindaci del comprensorio faentino.

Non vedo nulla di positivo dall'apertura del nuovo outlet per questi comuni ma solo pesanti danni economici per la chiusura dei negozi, minore afflusso per tutte le altre attività, maggiore disagio sociale, e meno entrate di tasse in futuro di fronte alle poche migliaia di euro del fondo di perequazione che non serviranno a rilanciare i centri storici di questi Comuni, ma al massimo a installare qualche panchina in centro".





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