L'affondo del consigliere di centro destra: "Dati che confermano il poco virtuoso record di Modena come capitale dei clandestini, sia fuori che dentro gli ospedali".
Modena, 26 novembre 2011 – Poco meno di 12 milioni di euro spesi negli ultimi cinque anni, dal 2006 al 2010, in provincia di Modena, “per finanziare i ricoveri di immigrati clandestini”. E solo l’anno scorso le strutture sanitarie ospedaliere e dell’Ausl di Modena hanno speso 1.541.737 euro “per ricoverare 550 persone senza permesso di soggiorno e che non dovrebbero essere sul territorio.
Una media di 2.800 euro per ogni clandestino ricoverato”. Sono i “dati impressionanti” diffusi con un comunicato dal consigliere regionale del Pdl, Andrea Leoni, che gia’ nel 2008, con un’analoga indagine sui dati della Regione, aveva accertato altri 12 milioni di euro spesi dal 2002 al 2006 nel territorio modenese “per il ricovero e la cura di clandestini muniti del cosiddetto cartellino di Straniero temporaneamente presente”.Dati che, afferma il berlusconiano, “oltre all’impatto sulla spesa sanitaria, confermano il poco virtuoso record di Modena come capitale dei clandestini, sia fuori che dentro gli ospedali”. In questa “preoccupante classifica”, prosegue Leoni, Modena “e’ praticamente a pari merito solo con Bologna, che ha piu’ del doppio della popolazione, mentre registra una spesa per ricoveri di stranieri totalmente irregolari sul territorio, che e’ doppio, triplo o quadruplo rispetto a province come Ferrara, Ravenna, Forli’-Cesena Piacenza e Parma”.
Inoltre, il numero degli stranieri irregolari ricoverati, confrontato con quello di altre province, fornice “un altro indicatore chiaro, come quello delle richieste di sanatoria di lavoratori stranieri irregolari o quello dei clandestini in carcere, del tasso di immigrati totalmente immigrati irregolari presenti sul territorio. E Modena, dopo anni, si conferma ancora al top a livello regionale”.
Secondo Leoni si puo’ dire che “siamo di fronte a cifre allarmanti che confermano il devastante impatto sociale ed economico provocato in questi anni dalle politiche buoniste delle amministrazioni rosse, che hanno fatto e continuano a fare da richiamo per gli immigrati regolari ed irregolari”. Ma, avverte, “in un sistema sanitario sull’orlo del collasso finanziario e’ chiaro che una situazione del genere non puo’ reggere”.
Nel lanciare l’allarme, il berlusconiano non intende mettere in discussione “il principio che, anche in virtu’ della necessaria tutela della salute e della sicurezza pubblica, obbliga il sistema sanitario a prestare soccorso sanitario alle persone, al di la’ del loro status, ma una politica che ha favorito e non contrastato la presenza di clandestini sul territorio”. E uno dei risultati e’ che “mentre i cittadini devono subire il costante aumento del costo dei ticket e dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche, oltre alla chiusura di Pronto soccorso nonche’ al taglio dei reparti negli ospedali, parte della spesa sanitaria viene utilizzata per erogare gratis servizi e assistenza a chi, secondo la legge, non dovrebbe nemmeno essere in Italia ma che, grazie alle politiche delle amministrazioni locali di sinistra, e’ stato di fatto richiamato sul nostro territorio”.
Questo, conclude Leoni, “non e’ il frutto di una politica di integrazione, bensi’ di disintegrazione sociale che noi continueremo a contrastare in tutte le sedi istituzionali”.
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