giovedì 17 novembre 2011

LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: LA SOLITA FURBETTA: IL CASO DEI PARCHI.

AGGIRA SEMPRE LE LEGGI NAZIONALI E SPERPERA DENARO PUBBLICO




A seguito del combinato disposto degli artt. 2, comma 186, della legge n. 191 del 2009 e 1, comma 44, della legge n. 10 del 2011, che sopprimono i consorzi di funzioni costituiti per la gestione dei Parchiregionali a far data dalla entrata in vigore della legge regionale di riordino e comunque non oltre il 31 dicembre 2011, invece di sopprimere i consorzi per la gestione dei Parchi, ha ripetuto il malfatto nel momento della eliminazione delle Comunità Montane sostituendole con le Unioni di Comuni rimanendo inalterati costi di prima. Nel caso dei Parchi  organizza  ambiti interprovinciali mantenendo in pratica i consorzi dei Parchi e quindi inalterata la spesa pubblica. In questi enti attualmente i presidenti sono collocati ex amministratori di sinistra al termine del mandato Parco del Delta (Medri sindaco Cervia) Parco Vena del Gesso (Fusignani ex assessore Pri Provincia di Ravenna),  quindi la solita “CASTA” come succede in tanti e tanti altri casi. La Regione con il suo presidente Errani continuerà a piangere di non avere soldi, ma nella pratica continuano a sperperarli. La legge del governo Berlusconi, prevista nell’ambito della diminuzione della spesa è aggirata. Questi parchi in specie per quello del Parco della Vena dei Gessi è realizzato in terreni privati e creano ostacoli al lavori degli addetti agricoli rimasti, favorisce solo ricercatori e studiosi e ha sperperato fondi con fuochi d’artificio e liti giudiziarie per la gestione del Carnè. I Parchi, senza tanti lacci e laccioli, sono sempre stati tutelati dai residenti, era questa l’occasione di fare ritornare la difesa dell’ambiente ai Comuni ed ai residenti e rispettare la legge nazionale senza sperperare i nostri soldi!.
Auspico che il nuovo presidente del consiglio Monti, sia coerente con la diminuzione dei costi della politica…. Buon lavoro. Vincenzo Galassini



Bazzoni: la riforma dei parchi predisposta dalla Giunta regionale è un pesante attacco alle comunità locali.
“È oltremodo giustificato l’allarme che si sta diffondendo in moltissimi comuni della nostra Provincia ed in tutta l’Emilia-Romagna per il progetto di legge che la Giunta Errani sta per inviare all’Assemblea legislativa regionale in ordine alla riforma della gestione dei parchi naturali, esclusi quelli statali.   La Regione arriva in zona cesarini, perché i consorzi che gestiscono i parchi in ambito regionale devono essere obbligatoriamente sciolti entro il 31 dicembre di quest’anno e sostituiti con nuove forme di gestione. Si è perso inutilmente un anno senza promuovere un vero dibattito con gli enti locali e con le associazioni e rappresentanze degli interessi del territorio: economici, sociali, ambientali, scientifici e culturali. Ora si parla di un progetto che prevede la soppressione dei parchi, per arrivare alla creazione di grossi enti denominati “Ambiti territoriali ottimali per la Biodiversità, che dovrebbero occuparsi di tutte le aree protette insistenti nel loro territorio, indipendentemente dalla loro forma e dal grado di protezione della natura e della relazione con le attività umane.      Nella nostra provincia sono interessati a questa minaccia i comuni di Ravenna, Cervia, Brisighella, Riolo Terme, Alfonsine, Conselice, quindi una larga fetta del territorio. Questo progetto taglierebbe fuori il territorio direttamente interessato dalla gestione del parco, acuendo le già forti tensioni con residenti, agricoltori, comunità insediate.      Le popolazioni verranno spogliate definitivamente di qualsiasi voce in capitolo sul proprio destino; questo ad opera di mega-enti lontani e sicuramente sordi alle loro esigenze.  Il Gruppo del Popolo della Libertà in Assemblea legislativa regionale è fortemente contrario a quest’evenienza, tanto che sta preparando un proprio controprogetto che sia maggiormente rispettoso delle comunità e sia improntato a criteri di confronto e collaborazione con le rappresentanze degli interessi locali.   Come Consigliere regionale mi batterò in commissione ed in aula per un cambiamento radicale della filosofia accentratrice e prevaricatrice del progetto della Giunta Errani.”

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