QUATTRO RISPETTOSE DOMANDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ENRICO LETTA:
1.
Come intende dar corpo al programma enunciato il 2
ottobre nel suo discorso per la fiducia. Quando indicò che, in tema di “opportune
e urgenti riforme”, “sulla giustizia il nostro lavoro potrà basarsi
sulle importanti indicazioni contenute nella relazione conclusiva del gruppo di
lavoro nominato dal presidente Napolitano il 30 marzo 2013”? Si tratta
della riforma della giustizia da attuare partendo dal testo dei “saggi”.
2.
Come intende attuare il suo impegno, anch’esso
contenuto nel discorso per la fiducia del 2 ottobre, per “l’adempimento
degli obblighi europei (a cominciare dal rispetto delle decisioni della Corte
di giustizia dell’Unione europea)”, che si connettono con l’apertura della procedura
d’infrazione da parte dell’Unione Europea sulla “responsabilità civile dei
magistrati”?
3.
Come si pone rispetto al messaggio inviato dal
presidente della Repubblica alle Camere lo scorso 8 ottobre 2013 sulla questione
carceraria: messaggio con cui il capo dello Stato ha inteso richiamare
l’attenzione del Parlamento su indulto e amnistia?
4.
Come si pone rispetto alle questioni poste dai 6
referendum sulla giustizia promossi dai radicali e per i quali il Popolo
della Libertà ha dato un contributo decisivo nella raccolta delle firme: responsabilità
civile dei magistrati; incarichi extragiudiziali dei magistrati; eliminazione
della custodia cautelare; abolizione dell’ergastolo; separazione
delle carriere dei magistrati?
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