Il gruppo di studio sui
temi dell’ASP “Solidarietà Insieme”, che da diversi mesi si riunisce per
analizzare i problemi e le recenti novità normative che condizioneranno
pesantemente la gestione delle nostre strutture di assistenza, in seguito ai
nuovi indirizzi ed alla nuova legge emanati dalla Regione Emilia Romagna per
rimodellare l’assetto dei servizi socio sanitari, ritiene di dover rendere note
ai cittadini alcune brevi e sintetiche informazioni sulle prevedibili
conseguenze che ne deriveranno.
- La nuova rigidissima
legge regionale, approvata a fine luglio, obbliga a fondere le due ASP
“Solidarietà Insieme” e “Prendersi cura” . La struttura di Castel Bolognese
perderà, pertanto, buona parte della sua autonomia, in quanto il centro di
comando si sposterà, inevitabilmente, su Faenza.
- La stessa legge prevede che a governare l’ASP “unica” a livello di distretto non ci sia più un Consiglio di Amministrazione con i rappresentanti di tutti i Comuni, ma le decisioni in futuro verranno prese da un Amministratore Unico, adottando un modello del tutto analogo a quello della sanità, i cui risultati sono ben noti a tutti i cittadini ( verranno eliminati 170 posti letto ).- Perderemo quindi la possibilità di essere efficacemente rappresentati e di dire la nostra. - Perderemo quella gestione autonoma delle Opere Pie che ha garantito un servizio efficace ed a costi moderati a tutta la nostra comunità per oltre un secolo.- Si vogliono, inoltre, cambiare, in modo più penalizzante per gli anziani e le loro famiglie, i requisiti per entrare in Casa Protetta. Non ci sarà più la graduatoria comunale: nei prossimi mesi verrà istituita un’unica graduatoria distrettuale.
- La stessa legge prevede che a governare l’ASP “unica” a livello di distretto non ci sia più un Consiglio di Amministrazione con i rappresentanti di tutti i Comuni, ma le decisioni in futuro verranno prese da un Amministratore Unico, adottando un modello del tutto analogo a quello della sanità, i cui risultati sono ben noti a tutti i cittadini ( verranno eliminati 170 posti letto ).- Perderemo quindi la possibilità di essere efficacemente rappresentati e di dire la nostra. - Perderemo quella gestione autonoma delle Opere Pie che ha garantito un servizio efficace ed a costi moderati a tutta la nostra comunità per oltre un secolo.- Si vogliono, inoltre, cambiare, in modo più penalizzante per gli anziani e le loro famiglie, i requisiti per entrare in Casa Protetta. Non ci sarà più la graduatoria comunale: nei prossimi mesi verrà istituita un’unica graduatoria distrettuale.
In buona sostanza, gli
anziani che entreranno in Casa Protetta avranno diritto al contributo dell’ASL
solo se saranno in condizioni molto gravi. Altrimenti pagheranno di tasca
propria. E le rette sono destinate ad un lento, ma inesorabile, aumento, con il
chiaro intento di allinearle a quelle delle strutture faentine, notoriamente
meno efficienti nella gestione. E dell’attuale patrimonio locale della nostra
attuale A.S.P. “Solidarietà Insieme” che ne sarà, in futuro, dopo
l’accorpamento con baricentro a Faenza ? Non è assurdo pensare che. a fronte di
contingenti esigenze di cassa, la futura ASP unica a livello distrettuale possa
decidere l’alienazione di beni storici locali, quali ad esempio la ex Chiesa di
Santa Maria e la sede dell’attuale Scuola Elementare Ginnasi, con evidenti,
negative ed oggettive, ripercussioni su tutta la comunità castellana. I
cittadini di Castel Bolognese sono invitati a riflettere su queste conseguenze
e ad approfondire la loro informazione, rivolgendosi anche, se lo desiderano,
ai componenti del gruppo di studio. Per Castel Bolognese: Borghesi Lucio, Grillini
Giuseppe, Cornazzani Pasquale Per informazioni telefonare al 335 7732407
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