domenica 20 ottobre 2013

PDL: M5S NON TOCCHI SANTA TERESA. I GRILLINI MANCANO ANCORA RISPOSTE


Gli accertamenti richiesti per il centro disabili di San Pietrodiventano uno scontro politico nell'opposizione.

«Non riteniamo tollerabile che si attacchino senza fondamento istituzioni benemerite della città in maniera gratuita». Che significa giù le mani dall'opera Santa Teresa: è questo il messaggio che il gruppo Pdl in consiglio comunale a Ravenna indirizza al Movimento 5 Stelle che nelle ultime settimane ha chiesto chiarezza su alcune presunte irregolarità del centro socio-riabilitativo dell'opera a San Pietro in Campiano emerse da articoli pubblicati dal Ravenna&Dintorni. «Non ci sogneremmo mai di fingere di attaccare l’amministrazione Matteucci per colpire in realtà un ente religioso come L’opera di Santa Teresa, presidio fondamentale verso tutti i disagi e le povertà», si legge nella nota firmata dai quattro consiglieri Nereo Foschini, Alberto Ancarani, Francesco Baldini, Maurizio Bucci. Che ci tengono a «ricordare tutte le nostre prese di posizione contro gli sbagli e le cattive politiche di questa amministrazione». Tre sono gli aspetti principali al centro degli esposti presentati dai grillini alla procura e delle interrogazioni presentate in Regione e in Comune (vedi tra gli articoli correlati): gli otto mesi in cui il coordinatore della struttura è stato un avvocato del quale l'Ausl non ha mai potuto avere

 
la documentazione che ne dimostrasse i requisiti per il ruolo; la regolarità della nota scritta a mano dal dirigente comunale sulla domanda presentata dalla coop Terzo Millennio che gestisce il centro comprovando la richiesta entro i termini dell'accreditamento poi effettivamente ottenuto con l'Ausl; il ruolo della dottoressa che nel curriculum si presenta come psicologa del centro dove ha lavorato in un periodo precedente all'ottenimento dell'abilitazione alla professione e intervistata ha sostenuto di aver avuto un ruolo da educatrice. «Le precise argomentazioni che sono state una volta tanto fornite – continuano i pidiellini formalmente tornati a chiamarsi Forza Italia anche in Comune – stroncano alla radice eventuali profili di responsabilità». In realtà finora è stato solo il Comune a fornire la propria versione dei fatti a proposito della nota scritta a mano. Da Santa Teresa o da altre istituzioni interpellate non sono ancora arrivate le risposte sugli altri temi.
A stretto giro di posta è intervenuto Pietro Vandini, capogruppo M5s in municipio. Il grillino usa Facebook per replicare ai forzisti: «Aspetto con ansia che il Pdl ci spieghi dov'erano i requisiti di chi ha coordinato il centro ricevendo soldi pubblici e se la psicologa non ancora abilitata alla professione era assunta ed esercitava come psicologa. Non abbiamo mai criticato l'operato o gli obiettivi di tale struttura ma semplicemente il rispetto delle regole. Regole, che parola complicata per qualcuno...».

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