“Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi” dopo aver
condiviso ed aderito al documento dell’Ufficio di Presidenza del Pdl del 25
ottobre scorso, sottolinea come dalle posizioni dei così detti “governativi”
emerga sempre più chiaro il tentativo di allontanarsi, come ha sottolineato il
Presidente Berlusconi, dall’elettorato che oggi, come già avvenne nel novembre
del 2012, non vuole nessun passo indietro di Berlusconi anzi confida nella sua
riconfermata leadership e nel ritorno a Forza Italia, ai suoi principi ai suoi
valori ed ai suoi programmi. Se è vero che uno dei cardini fondamentali della
“rivoluzione liberale" è il contenimento e l’abbassamento
della pressione fiscale, l’atteggiamento di parlamentari e ministri che
intendano rappresentare Forza Italia sulla legge di stabilità del “Governo Letta”
deve essere quello di modificarla profondamente. Il PDL è il passato e le
larghe intese non possono essere condivise se diventano un largo imbroglio, un
super inciucio all’interno del quale il Partito democratico, violando le leggi
e mentre persegue un “omicidio politico”, quello del leader dei moderati, pretende che
senatori e ministri eletti dagli elettori di Silvio Berlusconi continuino a
collaborare come già è accaduto, con gli esiti che conosciamo, nel 2010 con
Fini, Casini, e poi con Monti e centrini vari. Noi siamo convinti che l’unità di
tutti i protagonisti del movimento di Silvio Berlusconi, ai quali è necessario
aggiungere nuovi protagonisti del mondo dell’impresa, delle professioni, della
cultura, del lavoro, sia ancora possibile, a tutti i livelli, ispirandosi, come
ha affermato Silvio Berlusconi “Allo spirito del 1994 e ai modelli dei due
grandi partiti americani: Da un lato, la presenza capillare sul territorio,
anche con i nostri Club fino nei comuni più piccoli. Dall'altro, oltre ai media
tradizionali (tv, radio, giornali), la grande realtà di Internet, della rete e
dei social network". Il Pdl è il passato: "E' nato per riunire 21
formazioni del centro destra. Ha svolto la sua funzione, ma molte formazioni se
ne sono andate o sono addirittura sparite. Il Coordinatore Rodolfo
Ridolfi
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