SENZA BERLUSCONI IL GOVERNO DEI COMUNISTI.
"Il governo delle larghe intese
è finito. Oggi è cambiata la natura del governo". Ad annunciarlo è stato il
presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, spiegando che la
rottura è stata comunicata in anticipo al Capo dello stato, Giorgio Napolitano.
"Abbiamo comunicato la nostra intenzione di non collaborare più
sulla legge di stabilità a Napolitano. Non è stato invece possibile comunicare
con il presidente del Consiglio Letta" poiché impegnato nel vertice italo
russo ''per il bene del paese''. "Lo dico con molto rammarico. Oggi
sulla politica economica si è consumato un totale fallimento. Ci dispiace, ma
questo rapporto non può continuare. E questa nostra decisione di non
collaborare sulla legge di stabilità non può non avere effetti" sulla
tenuta delle larghe intese. "Oggi ritiriamo la nostra delegazione dalla
maggioranza", ha aggiunto Brunetta in una conferenza stampa a Palazzo
Madama con il presidente dei senatori azzurri Paolo Romani. Nel maxiemendamento alla
legge di stabilità, infatti, non ci sarà alcuna misura sulle spiagge. Secondo quanto si apprende
da fonti parlamentari, nel testo del governo non sarebbe prevista né la
sanatoria sulle pendenze, né la norma sulla sdemanializzazione delle aree
marine. D'altra parte era stato lo stesso leader di Forza Italia, Silvio
Berlusconi, in conclusione della riunione congiunta dei gruppi parlamentari di
oggi, ad aver annunciato il passaggio all'opposizione nel caso in cui il
governo non avesse tenuto conto delle richieste del partito del Cav.
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