martedì 19 novembre 2013

RITRATTO DI BERLUSCONI. E’ LUI AD AVERE IN MANO TUTTO. SACRIFICIO E GENEROSITA’


Silvio Berlusconi è il nostro unico leader nella nuova Forza Italia, è il nostro unico leader dal '94, da quando ha deciso di scendere in campo per salvare l'Italia dai comunisti riuscendo a creare dal nulla, ma con una lucida capacità di visione, un movimento politico che è il protagonista della scena politica del nostro Paese da quasi vent'anni. Un movimento politico che ha raggruppato anime e sensibilitá diverse: cattolici, laici, riformisti e moderati. Tutti insieme, come in una grande famiglia, si sono sempre confrontati e hanno dialogato trovando la sintesi nell'autorità e nell'autorevolezza del 'Pater familias', il Presidente Berlusconi. Ora, se nel Consiglio Nazionale di sabato, nel giorno voluto per celebrare e festeggiare il ritorno a Forza Italia, Berlusconi con la grandissima generosità che tutti gli riconoscono ha detto di essere addolorato per la scissione politica, senza pronunciare alcuna parola negativa nei confronti di chi se ne è andato dal partito, non significa affatto che sia stato tiepido. Anzi. Con grande spirito di sacrificio ha chiesto a tutti di non fare dichiarazioni contro Alfano e chi lo ha seguito, ma ha sottolineato con forza come fosse impossibile "sedere allo stesso tavolo in Consiglio dei ministri con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito". Forza Italia sarà la casa di tutti i moderati e liberali sotto la guida unica di Silvio Berlusconi, il deus ex machina di tutto, l'unico leader che è riuscito e riuscirà ancora una volta a cambiare l'Italia. Da dove viene l'instabilità? Noi siamo chiari e netti. Il Pd si contorce tra il "nì" del forse sì forse no, e il "né-né" di chi rimanda a un altro momento le scelte forti sull'economia. Il fatto è che questo è un governo di minoranze (minoranze del Pd, minoranze di Scelta Civica, minoranze del centro-destra). E ha davanti a sé un tempo molto minorato, che in italiano si dice minimo, quasi nullo.
Berlusconi, “su mia decadenza nuovo Cn era cosa logica”. Silvio Berlusconi legge la postilla che aveva proposto di aggiungere al documento dell’ufficio di presidenza per convincere Alfano e i suoi ad aderire: “‘Per quanto riguarda la possibile decadenza del presidente Berlusconi dal Senato, mentre si chiede un rinvio del voto anche in esito alle procedure in corso, ogni decisione viene rimessa a un nuovo Consiglio nazionale previa convocazione dell’ufficio di presidenza. Mi pare fosse cosa “assolutamente logica”.
Berlusconi, “no alleati con chi mi vuole uccidere”. “E’ molto difficile essere alleati in Parlamento e sedere allo stesso tavolo in Cdm con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito”.
Berlusconi, “non abbiamo numeri per far cadere governo”. “Dopo la decisione di 23 nostri senatori il 2 ottobre non eravamo e non siamo piu’ in grado di far cadere il governo. Anche perché sono venuti fuori 20 nomi di componenti del M5S che hanno garantito il sostegno al governo. Noi al massimo ci saremmo messi fuori”.
Berlusconi, “ho appreso notizia strappo con dolore”. “Potete immaginare, visto che la missione dal 94 ad oggi era quella di unire, il dolore con cui ho appreso la comunicazione e questa notte non ho dormito”.


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