Bisogna premettere che per
legge, in Italia, sono previsti tre tipi di intervento in favore degli
immigrati tutti deliberati dalle 10 Commissioni territoriali per il
riconoscimento della protezione
internazionale istituite sul territorio nazionale. Una di
queste ha sede a Gorizia.
Gli interventi si sostanziano nel riconoscimento dello Status di rifugiato,
perseguitato, individuato solo in rari casi, la Protezione sussidiaria e la
protezione umanitaria che praticamente non si nega a nessuno e che dà diritto
ad un foglio di soggiorno rinnovabile di un anno. Da tempo si è notato che immigrati arrivano anche da
altri Stati europei che non gli hanno riconosciuto lo Status di rifugiato,
paesi quali la Norvegia, il Belgio, l’Inghilterra, la Danimarca, la Germania e
l’Austria e nei quali gli stessi dovrebbero essere rimandati entro i tassativi
sei mesi nei quali l’ufficio “Unità
Dublino” del Ministero
dell’Interno non riesce a disbrigare le relative pratiche.
Mentre gli altri Stati risulta che siano solerti nel rimandarci indietro quelli
che sono sbarcati o arrivati in Italia. Ma non solo, al termine della
procedura, agli stessi soggetti rifiutati dagli altri riconosciamo pure uno
degli altri gradi, meno importanti di protezione. In pratica la protezione umanitaria la neghiamo solo a
chi ha commesso reati. A Gorizia, dove da altri paesi del nord
giungono una ventina di immigrati la settimana, che in attesa di trovare spazio
nel CARA vengono fatti alloggiare, garantendo loro anche il vitto e
l’assistenza, a spese del contribuente, alla Caritas o all’Hotel Internazionale. Gli stranieri ne sono
talmente ben informati che la Volante, la settimana scorsa è intervenuta presso
l’Hotel Internazionale, dove due
stranieri di nazionalità afgana, ai quali
era stato negato l’asilo in Inghilterra, avevano
addirittura prenotato,
tramite il sito bookin.com,
una camera, evidentemente utilizzando una carta di credito. All’arrivo degli
operatori la volante, uno dei quali è stato trovato pure in possesso di una
patente inglese, si sono dichiarati indigenti
e, in attesa di definizione, certamente favorevole dell’iter per la protezione
internazionale, alloggiati a spese del contribuente presso la CARITAS, l’Hotel
aveva già occupato tutti i posti garantiti per la bisogna.
Le domande che ci poniamo sono queste: chi in Inghilterra ha comunicato ai due afgani la possibilità italiana e che i richiedenti asilo, a Gorizia, vengono alloggiati all’Hotel internazionale e come hanno fatto, se indigenti, a fare la prenotazione della struttura che i contribuenti italiani avrebbero dovuto pagare? Gorizia, nemmeno 40mila abitanti, è diventata così famosa nel campo dell’immigrazione o ci sono altri motivi, magari legati alla possibilità di ottenere un soggiorno definitivo? Ci si può fare prendere in giro così?, Segretario SAP Gorizia
Le domande che ci poniamo sono queste: chi in Inghilterra ha comunicato ai due afgani la possibilità italiana e che i richiedenti asilo, a Gorizia, vengono alloggiati all’Hotel internazionale e come hanno fatto, se indigenti, a fare la prenotazione della struttura che i contribuenti italiani avrebbero dovuto pagare? Gorizia, nemmeno 40mila abitanti, è diventata così famosa nel campo dell’immigrazione o ci sono altri motivi, magari legati alla possibilità di ottenere un soggiorno definitivo? Ci si può fare prendere in giro così?, Segretario SAP Gorizia
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