Nuovo esposto alla GDF e Ministero della Finanza
di Roma per verificare i bilanci delle fondazioni legate a Matteo Renzi. L’esposto
ha origine dopo l’articolo “Ecco chi paga Renzi” pubblicato dal Fatto
Quotidiano in cui si parla dei vari passaggi di denaro che ci sarebbero stati
tra le fondazioni “Festina Lente”, “Noi Link” e “Big Bang”. L’articolo a firma
David Vecchi in buona sostanza cerca di far luce su “il tesoro di Renzi”, 4
milioni di euro e su alcune associazioni definite nell’articolo “opache”. Il
dipendente del comune di Firenze Alessandro Maiorano, il nemico giurato di
Matteo Renzi, è ora più che mai intenzionato a far emergere con chiarezza tutti
i passaggi che dal 2009 iniziarono la campagna elettorale del primo cittadino.
Maiorano lo ricordiamo diede inizio alle indagini sulle Fondazioni di Renzi con
un esposto presentato alla questura di Prato il 9/12/2013. In questo frangente
Maiorano coglie la palla al balzo per presentare una nuova denuncia, questa
volta alla Guardia di Finanza e al Ministero della Finanza di Roma.
“Si rafforza a questo punto la tesi da me portata
avanti da tempo” dice Maiorano che ci confessa anche di essersi purtroppo
dovuto esporre di persona in una vicenda in cui rischia molto. Maiorano chiede
agli organi preposti di accelerare le indagini e che non si perda tempo: “Io
c’ho messo la faccia del tempo, denaro e cuore in tutta questa storia, mi sono
esposto perché credo e sono convinto che i soldi dei cittadini debbano essere
spesi a favore dei cittadini.. e non sperperati”. Maiorano ha già scritto sia
alla Dott. Bacassini che al Dott. Spadaro, facendo presente che sulla vicenda
Matteo Renzi esistono vari esposti firmati dal sottoscritto i quali sono stati
tutti protocollati dal Dott. Stefano Bisogno del MEF di Roma. Sta attendendo
(secondo lui) il probabile arrivo a Firenze della Dott.sa Bocassini o del Dott.
Spadaro (procuratori di Milano) che secondo voci di corridoio dovrebbero
giungere prossimamente a capo della procura Fiorentina in sostituzione del
procuratore Capo Giuseppe Quattrocchi.
FONTE:IL FATTO QUOTIDIANO
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