martedì 10 gennaio 2017

BEL PAESE CON LE PALE EOLICHE?



SVENTATE A MONTEROMANO PER MERITO DELLA SOPRINTENDENZA DI RAVENN
Si può frenare la "rinnovabile" follia? Sovente mi domando come possa persistere questo mito del "belpaese". I casi sono tre. 1: siamo tutti ciechi. 2: guardiamo sempre in terra. 3: restiamo a casa sedentari! e non sappiamo delle brutture che ci circondano. Facciamo un viaggetto su e giù per lo "stivale", alziamo lo sguardo, e prendiamo coscienza del sacco d'Italia consumato da nord a sud. il decantato "belpaese" è un mito decaduto: ovunque brutte cementificazioni, grandi opere inutili, tristi capannoni tirati su senza necessità (inabitati e circondati da erbacee). La bell'Italia che fu è stata abbruttita in modo volgare dalla speculazione, l'ultima Italia paesaggistica sopravvive nei pochi parchi naturali i cui confini sono assediati come Forte Alamo. Cosa resta della bella Romagna? Molto poco. Recentemente ho fatto un viaggio al centro sud, con grande frustrazione ho visto panorami massacrati da torri eoliche alte come palazzi con i palettoni immobili... vedute grottesche in un paese senza vento! Ovunque vogliono piantare questi mostri che devastano i crinali, sfregiano il paesaggio e offendono l'intelligenza. Un incubo per la fauna selvatica. Anche sui nostri crinali fra Romagna e Toscana (bellissimi... roba da fare invidia al Canada!) covano progetti sciagurati; sembra che queste "rinnovabili" escano dal libro delle favole, quando invece sono anche peggio dei vituperati combustibili fossili. Un pugno di sindaci si sente legittimato a svendere il territorio alla speculazione eolica per quattro soldi, vendano il giardino dì casa loro, non il nostro territorio (bene comune che appartiene a tutti noi). Si può fermare questa "rinnovabile" follia? Esiste il ministro per l'ambiente oppure è solo una rinnovabile comparsa?  „ Fabio Baldrati
Ravenna


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