SVENTATE A MONTEROMANO PER MERITO DELLA
SOPRINTENDENZA DI RAVENN
Si può frenare la
"rinnovabile" follia? Sovente mi domando come possa persistere questo
mito del "belpaese". I casi sono tre. 1: siamo tutti ciechi. 2:
guardiamo sempre in terra. 3: restiamo a casa sedentari! e non sappiamo delle
brutture che ci circondano. Facciamo un viaggetto su e giù per lo
"stivale", alziamo lo sguardo, e prendiamo coscienza del sacco
d'Italia consumato da nord a sud. il decantato "belpaese" è un mito
decaduto: ovunque brutte cementificazioni, grandi opere inutili, tristi
capannoni tirati su senza necessità (inabitati e circondati da erbacee). La bell'Italia
che fu è stata abbruttita in modo volgare dalla speculazione, l'ultima Italia
paesaggistica sopravvive nei pochi parchi naturali i cui confini sono assediati
come Forte Alamo. Cosa resta della bella Romagna? Molto poco. Recentemente ho
fatto un viaggio al centro sud, con grande frustrazione ho visto panorami
massacrati da torri eoliche alte come palazzi con i palettoni immobili...
vedute grottesche in un paese senza vento! Ovunque vogliono piantare questi
mostri che devastano i crinali, sfregiano il paesaggio e offendono l'intelligenza.
Un incubo per la fauna selvatica. Anche sui nostri crinali fra Romagna e
Toscana (bellissimi... roba da fare invidia al Canada!) covano progetti sciagurati; sembra che queste
"rinnovabili" escano dal libro delle favole, quando invece sono anche
peggio dei vituperati combustibili fossili. Un pugno di sindaci si sente legittimato a svendere il territorio alla speculazione
eolica per quattro soldi, vendano il giardino dì casa loro, non il nostro
territorio (bene comune che appartiene a tutti noi). Si può fermare questa "rinnovabile" follia? Esiste il
ministro per l'ambiente oppure è solo una rinnovabile comparsa? „ Fabio Baldrati
Ravenna
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