Ignazio
Riccio Il Mattino - AVERSA. Ha suscitato curiosità e
clamore il blitz di Vittorio Sgarbi ad Aversa l’altra sera. Il critico ha
confermato che il dipinto «L’Assunta», conservato nella chiesa di San
Francesco, appartiene al noto pittore di Cento, Giovanni Francesco Barbieri,
detto il Guercino, uno degli artisti più importanti del ‘600 italiano. Il
giorno dopo l’ufficializzazione della scoperta, effettuata da Massimo Pulini,
ordinario di pittura all’Accademia delle Belle arti di Rimini ed esperto del
Guercino, la diocesi e le istituzioni locali hanno confermato di essere pronte
a mobilitarsi per recuperare all’antica bellezza il dipinto che, erroneamente,
era stato in precedenza attribuito al pittore napoletano Bernardo Cavallino. È
stato lo stesso Sgarbi ad evidenziare le cattive condizioni della pala
d’altare, che va assolutamente ristrutturata, dato che l’opera potrà essere
chiesta in prestito alla chiesa di San Francesco di Aversa già il prossimo mese
di marzo, quando a Piacenza, nel Palazzo Farnese si terrà una mostra sui quadri
del Guercino. «Non avendo fondi a disposizione - afferma il sindaco, Enrico De
Cristofaro - potremmo coinvolgere i privati nell’operazione di restauro dell’importante
dipinto. In più, è nostra intenzione inserire la splendida chiesa di San
Francesco e la stessa pala d’altare del Guercino nel progetto regionale a cui
abbiamo partecipato: un percorso turistico ciclabile che vede coinvolti diversi
Comuni, dall’Agro atellano ad Aversa». Il fermento in città per la scoperta del
dipinto del Guercino ha attirato l’attenzione dei residenti e dei curiosi, come
conferma il sacerdote della chiesa di San Francesco, don Pasqualino De
Cristoforo, il quale rivela anche un episodio accaduto qualche anno fa. «Ci fu
un tentativo di furto della pala d’altare - dice - che ci mise in allarme.
Trovammo il dipinto a terra, con due tagli, rimessi poi a posto grazie
all’intervento della Soprintendenza». Sabato
31 Dicembre 2016 –
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