“Il ministro
della Difesa, Roberta Pinotti, ha detto (meglio tardi che mai) parole di verità
in merito all’azione di politica estera dei governi Berlusconi e in merito
all’azione del leader di Forza Italia per il dialogo USA-Russia e i per
rapporti Italia-Gheddafi sull’immigrazione. ‘Penso che gli atti di Pratica di
Mare – ha affermato la Pinotti – siano stati un momento importantissimo, e
questo va riconosciuto a Berlusconi. L’azione fatta dall’allora presidente del
Consiglio, quel dialogo aperto tra Russia e Stati Uniti, e’ stato un momento
importantissimo. Il mio obiettivo e’ ritornare li’, pensando che gli errori non
sono stati fatti da una sola parte’. Un po’ di storia. Ricordiamo che, sotto la
regia di Berlusconi la fine della contrapposizione che aveva caratterizzato gli
anni della guerra fredda si ebbe il 28 maggio 2002 a Pratica di Mare (Roma),
nel vertice della NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica
si aprirono all’ex-potenza sovietica. I capi di Stato e di governo dei 19 paesi
membri dell’Alleanza e il presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base
militare di Pratica di Mare, avevano in quel modo messo la parola fine alla
contrapposizione che aveva caratterizzato gli anni della guerra fredda, e
inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che aveva come
obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo”. Lo scrive
su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei
deputati. “‘Sui flussi migratori – ha continuato Roberta Pinotti – dal punto di
vista della Difesa, il primo problema e’ che esiste una frontiera della Libia,
un corridoio a sud della Libia, da cui arrivano le persone per imbarcarsi. Per
cui, per prima cosa abbiamo bisogno di controllare i confini, riattivando
l’accordo come quello fatto dal governo Berlusconi con Gheddafi per controllare
i confini’.
Che dire? Il
ministro della Difesa esalta le azioni di politica estera dei governi
Berlusconi. Finalmente qualcuno a sinistra abbatte il muro delle falsità e
dell’ipocrisia. Il tempo, ancora una volta è stato galantuomo”.
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