Gatto
selvatico vena del Gesso
Lupo Parco Vena
del Gesso
DOPO TANTE LAMENTELE RIMEDIO PER I CAPRIOLI DELLA PINETA DI RAVENNA, A
BRISIGHELLA SONO GIA’ SCOMPARSI!
AVVISTATI
gatti selvatici nel parco della Vena del Gesso. Potrebbe essere una scoperta importante
quella fatta dai volontari della associazione Pangea che lavorano assieme al
personale del Parco. Le tracce del felino (felis silvestris), generalmente più
massicciò del normale gatto domestico, sono state rilevate nel corso
dell'analisi di alcune immagini registrate da foto-trappole. I dispositivi che
riprendono automaticamente gli animali che si muovono nel bosco sono state
installate all'interno dell’oasi nell'ambito della convenzione tra il Parco
regionale della Vena del Gesso Romagnola e Pangea, sin dalla costituzione dell'Ente
di gestione. «Da circa un anno - raccontano i volontari di Pangea - abbiamo
avviato un monitoraggio all'interno dell'area protetta. Volevamo studiare
alcune specie selvatiche elusive e di grande interesse dal punto di vista della
loro conservazione. In precedenza lo stesso lavoro era stato fatto direttamente
dall'Ente Parco. Questi otto anni ci hanno permesso di affermare che nel Parco
della Vena del Gesso (che si trova nel territorio collinare fra Faentino e
Imolese, N.d.R.) è presente il gatto selvatico con almeno tre nuclei: vivono
nelle aree più remote e meno disturbate dell'area protetta». IN REALTÀ non
sarebbe una novità assoluta, visto che già un anno dopo l'inizio degli studi si
notarono alcuni esemplari (come già pubblicato nel volume 'L’operazione Stella-Basino,
N.d.R.). Però, come ha confermato il direttore del Parco della Vena del Gesso,
Massimiliano Costa, ora la presenza è diventata costante. Oggi la specie vive
nella Vena del Gesso, al pari del gatto in aree remote e rigorosamente protette
e con un numero limitato di esemplari stabili. I giovani delle coppie
stanziali, infatti, vengono subito allontanati dai genitori al raggiungimento dell'età
adulta». NON SEMPRE ci sono buoni rapporti tra il lupo e gli allevatori, IL
SIGNIFICATO PER GLI ESPERTI Il gatto selvatico è molto esigente in fatto di
ecosistema, è un ottimo indicatore della salute del parco «Il gatto selvatico -
racconta Carlotta Nucci, di Pangea - è una specie molto esigente in fatto di
tranquillità ambientale e di complessità dell’ecosistema, ma anche un ottimo
indicatore della salute ambientale e dell'elevata naturalità del Parco». Nel
parco però c'è anche un’altra specie simile con gli allevatori - dice
Massimiliano Costa, direttore del Parco della Vena del Gesso - dovuta a
episodici attacchi al bestiame, oggi però il lupo è quasi del tutto innocuo. Da
questo punto di vista grazie a una campagna di informazione gli allevatori si
sono dotati, anche gratuitamente da pane della Regione, di cani da pastore
Marennano-Abruzzesi o simili, capaci di difendere le greggi in modo risolutivo
dai lupi». la prima, causano danni importanti E quindi di cosa
si nutrono? «La dieta del lupo è fondata sulla caccia ad animali come il
cinghiale e il capriolo. Oggi possiamo dire che senza dubbio il lupo
è un valido allealo degli agricoltori». Invece i gatti selvatici? «I gatti si
nutrono di piccoli animali, per lo più roditori». Antonio Veca
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