LA CONSULTA Lugo Centro Storico ha bocciato il
bilancio di previsione 2017-2019 del Comune di Lugo, presentato dall'
amministrazione comunale nel corso dell' ultima riunione. La bocciatura è
avvenuta con i voti della maggioranza dei componenti della Consulta, organismo
che, ricordiamo, ha valore consultivo e non decisionale. Il bilancio prevede un
Piano degli investimenti pari a 14.803.966 euro nell' arco del triennio, di cui
7.410.649 nel 2017, 3.543.317 nel 2018, 3.850.000 nel 2019. Il contributo
statale è di 428.101 euro e un' altra fonte di finanziamento è il recupero all'
evasione dei tributi comunali, anche se i crediti difficilmente esigibili
ammontano a circa 3,7 milioni. Nell' avanzo di amministrazione 2016, pari a
2.762.587 euro, sono accantonati 1.025.000 euro per la ristrutturazione di via
Traversagno.
Nella riunione è stato presentato anche il Dup (documento unico di programmazione), che prevede la diminuzione della spesa corrente, nessun aumento sulle tasse e sui servizi ma anche nessuna riduzione, investimenti sulla cultura. Cosa non è piaciuto alla maggioranza lo precisa Primo Costa, presidente della Consulta, che premette: «Gli investimenti sulla cultura non devono pregiudicare i servizi alla persona. Per quanto riguarda gli altri investimenti, non si può essere contrari in quanto si tratta di interventi chiesti da tempo da questa Consulta, anche se purtroppo temo che in buona parte rimangano solo sulla carta. La maggior parte degli investimenti sono legati a finanziamenti pubblici o alla vendita di immobili comunali. Per il centro il bilancio prevede solo la manutenzione di edifici storici della città».
IN SOSTANZA, prosegue Costa, «gli aspetti negativi cominciano dal fatto che questo bilancio è redatto sulla falsariga di quello del 2016. E' un bilancio che, a parte la manutenzione degli edifici storici, obbligatoria, prevede pochi investimenti certi. Pur essendo un bilancio di metà mandato, manca completamente di una progettualità, viene previsto solamente l' abbellimento della città senza pensare allo sviluppo del centro storico». Si tratta, prosegue «di una soluzione miope da parte dell' amministrazione comunale, dovuta alla mancanza di idee. Inoltre non è previsto alcun investimento a favore della sicurezza». E ancora: «Per il pareggio della spesa corrente 2018 e 2019 si prevedono entrate extra-tributarie o l' utilizzo dell' avanzo di bilancio. Molto probabilmente avremo un aumento della tassa dei rifiuti (Tari) a opera di Hera in seguito dell' incremento della raccolta differenziata. Con il Teatro avremo anche per il 2017 un forte passivo». Lorenza Montanari Resto Carlino Ravenna.
Nella riunione è stato presentato anche il Dup (documento unico di programmazione), che prevede la diminuzione della spesa corrente, nessun aumento sulle tasse e sui servizi ma anche nessuna riduzione, investimenti sulla cultura. Cosa non è piaciuto alla maggioranza lo precisa Primo Costa, presidente della Consulta, che premette: «Gli investimenti sulla cultura non devono pregiudicare i servizi alla persona. Per quanto riguarda gli altri investimenti, non si può essere contrari in quanto si tratta di interventi chiesti da tempo da questa Consulta, anche se purtroppo temo che in buona parte rimangano solo sulla carta. La maggior parte degli investimenti sono legati a finanziamenti pubblici o alla vendita di immobili comunali. Per il centro il bilancio prevede solo la manutenzione di edifici storici della città».
IN SOSTANZA, prosegue Costa, «gli aspetti negativi cominciano dal fatto che questo bilancio è redatto sulla falsariga di quello del 2016. E' un bilancio che, a parte la manutenzione degli edifici storici, obbligatoria, prevede pochi investimenti certi. Pur essendo un bilancio di metà mandato, manca completamente di una progettualità, viene previsto solamente l' abbellimento della città senza pensare allo sviluppo del centro storico». Si tratta, prosegue «di una soluzione miope da parte dell' amministrazione comunale, dovuta alla mancanza di idee. Inoltre non è previsto alcun investimento a favore della sicurezza». E ancora: «Per il pareggio della spesa corrente 2018 e 2019 si prevedono entrate extra-tributarie o l' utilizzo dell' avanzo di bilancio. Molto probabilmente avremo un aumento della tassa dei rifiuti (Tari) a opera di Hera in seguito dell' incremento della raccolta differenziata. Con il Teatro avremo anche per il 2017 un forte passivo». Lorenza Montanari Resto Carlino Ravenna.
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