mercoledì 28 aprile 2010

IL PDL CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA DI ATTIVARSI NEI CONFRONTI DELLA GIUNTA REGIONALE PER MODIFICARE I CRITERI PER L’ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE

Il gruppo PDL Faenza inizia la sua attività politica in Consiglio Comunale proponendo un Ordine del Giorno che invita il Sindaco e la Giunta ad intervenire nei confronti della Regione Emilia-Romagna per modificare i criteri di assegnazione per l’accesso alle abitazioni in locazione. Il gruppo chiede di uniformare la legge regionale di attuazione del piano casa ai criteri individuati nel decreto del Governo e riportati nella legge di conversione del 2008, soprattutto per quanto riguardo l’accesso a tali benefici da parte dei cittadini stranieri. La norma nazionale infatti prevede che le abitazione in locazione debbano essere prioritariamente destinate alle categorie sociali svantaggiate:
a) i nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
b) le giovani coppie a basso reddito;
c) gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
d) gli studenti fuori sede;
e) i soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della legge n. 9 del 2007;
g) gli immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale o da almeno cinque anni nella medesima regione;
L’iniziativa del Gruppo PDL Faenza nasce dalla considerazione che i Comuni sono chiamati a concorrere al finanziamento del FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO ALL'ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE per una quota non inferiore al 15% e dalla considerazione politica che le indicazioni del Governo tendevano ad agevolare i nuclei famigliari con un progetto di vita teso ad insediarsi stabilmente in un territorio e diventare parte integrante di una comunità cittadina. La modifica sostanziale invece apportata dalla Regione Emilia-Romagna va a totale detrimento dei cittadini italiani, europei e stranieri residenti in Emilia-Romagna da oltre 5 anni.
I quattro consiglieri comunali del PDL Faenza chiedono inoltre di applicare le indicazioni normative individuate dal Governo e recepite nella legge 133/2008 anche ad altre agevolazioni e ad altri fondi di sostegno siano questi regionali o comunali.
ALLEGATO Ordine del Giorno 


Ordine del Giorno
Modifica Criteri per l’accesso alle abitazioni in locazione

Il Consiglio Comunale di Faenza
Premesso
che con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19 agosto 2009 è diventato operativo il  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che approva il “Piano nazionale di edilizia abitativa”, previsto dalla Manovra finanziaria 2009  (art. 11 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2 008, n. 133);
che l’obiettivo del “piano Casa era garantire su tutto il territorio nazionale il rispetto dei livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana;
che il piano casa attraverso la costruzione di nuove abitazioni o il recupero di quelle esistenti, mira inoltre ad incrementare l’offerta di abitazioni, da destinare prioritariamente alle categorie sociali svantaggiate tra le categorie dei destinatari delle abitazioni il Governo indicava:
a) i nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
b) le giovani coppie a basso reddito;
c) gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
d) gli studenti fuori sede;
e) i soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della legge n. 9 del 2007;
g) gli immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale o da almeno cinque anni nella medesima regione;
che tale indicazione era esplicita nella la Legge 6 agosto 2008, n. 133 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"al capo IV art. 11 comma 2 e 13 che recitano:
2. Il piano e' rivolto all'incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l'offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima casa per:
   
a) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
    b) giovani coppie a basso reddito;
    c) anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
    d) studenti fuori sede;
    e) soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
    f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1 della legge 8 febbraio 2007, n. 9;
    g) immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione;
13. Ai fini del riparto del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, di cui all'articolo 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, i requisiti minimi necessari per beneficiare dei contributi integrativi come definiti ai sensi del comma 4 del medesimo articolo devono prevedere per gli immigrati il possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione;
che con legge regionale 06 luglio 2009, n. 6# GOVERNO E RIQUALIFICAZIONE SOLIDALE DEL TERRITORIO - Bollettino Ufficiale n. 116 del 7 luglio 2009 al TITOLO III NORME PER LA QUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ABITATIVO art. 51 – 57 si recepisce, anche se con limitanti modificazioni, il Piano Casa del Governo;
che con delibera della  Giunta della Regione Emilia-Romagna 577 del 27 aprile 2009 “FONDO REGIONALE PER L'ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE DI CUI ALL'ART.38 DELLA L.R. 24/2001 -CRITERI ATTUATIVI ANNO 2009” contravvenendo alle indicazioni del Governo si assumevano come criteri di assegnazione dell’ALLEGATO A) DISPOSIZIONI PER IL FUNZIONAMENTO E L'EROGAZIONE DEL FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO ALL'ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE - ANNO 2009 al punto 7. Beneficiari è esplicitato che sono ammessi all'erogazione dei contributi i nuclei familiari che alla data della presentazione della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti:
7.1 Cittadinanza italiana;
7.2 Cittadinanza di uno Stato appartenente all'Unione
europea;
7.3 Cittadinanza di uno Stato non appartenente all'Unione
europea per gli stranieri che siano muniti di permesso
di soggiorno o carta di soggiorno ai sensi del D. Lgs.
n. 286/98 e successive modifiche;
7.4 Titolarità di un contratto di locazione ad uso abitativo
stipulato ai sensi dell'ordinamento vigente;
che anche i Comuni sono chiamati a partecipare al finanziamento del FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO ALL'ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE e che al punto 5 dell’allegato A) della succitata delibera 577/2009 si recita:
5. Quota comunale di partecipazione al finanziamento La quota di partecipazione dei Comuni al Fondo regionale è determinata in una percentuale del contributo erogabile non inferiore al 15%. In sede di rendiconto il Servizio regionale Politiche abitative verificherà la erogazione ai beneficiari da parte dei comuni della quota a loro carico. La mancata erogazione comporta la restituzione della quota di contributo regionale. La somma da restituire dovrà essere versata alla tesoreria della regione Emilia-Romagna nei tempi e con modalità da definirsi con circolare del Servizio regionale Politiche abitative eventualmente emanata dopo il rendiconto della gestione dell’anno 2009 da parte dei comuni. Le somme di cui sopra, limitatamente agli importi resisi effettivamente disponibili a bilancio regionale, saranno assegnate ai Comuni beneficiari nell’anno 2010.
Ritenuto
che con tale atto la Regione ha disapplicato una legge dello Stato e che in presenza di un conflitto tra Stato e Regione è chiamata a pronunciarsi la Corte Costituzionale;
che si è dato applicazione a tale atto basandosi su un mero parere giuridico rilasciato dalla direzione generale affari istituzionali e legislativi della Regione, che oltretutto risulterebbe protocollato in data successiva rispetto alla data della delibera di Giunta, ossia il 30 aprile;
che il mancato recepimento della legge nazionale va a totale svantaggio dei cittadini italiani, europei e stranieri residenti in Emilia-Romagna da oltre 5 anni;
che il criterio della residenza prolungata è un criterio scelto per sostenere coloro che hanno un serio progetto di integrazione in una comunità.
Invita
il Sindaco e la Giunta
ad attivarsi subito nei confronti  della futura Giunta regionale dell’Emilia-Romagna per  inserire nella delibera dedicata alle  DISPOSIZIONI PER IL FUNZIONAMENTO E L'EROGAZIONE DEL FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO ALL'ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE per l’anno 2010 i criteri imposti dal legislatore nazionale con legge 133/2008 in modo da favorire i cittadini stranieri residenti da 5 anni nella Regione e da 10 nello Stato italiano ed anche i cittadini italiani e europei che hanno le caratteristiche per essere ricompresi nelle fasce alle quali si intende dare una risposta con la misura dedicata al sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione ripristinando anche il corretto assetto giuridico; per estendere i criteri scelti dal legislatore nazionale:- immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione – anche alle altre agevolazioni e fondi di sostegno, regionale e comunale. 

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