venerdì 11 giugno 2010

FESTIVAL DELL’ARTE CONTEMPORANEA

DA FAENZANET




Dobbiamo tornare sul Festival dell’Arte Contemporanea i cui responsabili ci hanno inviato una “piccata” missiva che qui sotto riportiamo integralmente con pari spazio e grandezza.



“Spett.le redazione di Faenzanet




Vi scriviamo in riferimento all'articolo riguardante il festival dell'arte Contemporanea pubblicato sul vostro sito il 25 maggio (lo trovate qui di seguito, ndr), con preghiera di pubblicazione della presente, a rettifica delle false informazioni da voi riportate. Leggiamo sul vostro sito che il festival ‘si è rivelato decisamente un flop’ e vorremmo sapere su quali basi si fonda questa affermazione, dal momento che, da quanto scrivete, non ci sembra che conosciate in pieno gli obiettivi del progetto, né ci risulta che abbiate mai preso contatto con la direzione del festival per approfondirli. Ci saremmo aspettati da un ‘organo di informazione’ che si definisce ‘della città’ un maggiore livello di approfondimento, oltre che una maggiore professionalità nella pubblicazioni di dati. Ci domandiamo quali siano le vostre fonti, che mai in ogni caso avete verificato con il nostro ufficio stampa, come hanno fatto le centinaia di testate, sia locali che nazionali, che hanno seguito il festival. Segnaliamo invece l¹utilizzo strumentale dell¹immagine di un momento di un singolo incontro, svoltosi in contemporanea ad altri 3, all'interno di un programma di 50 appuntamenti che hanno ottenuto grande affluenza  come può testimoniare chiunque abbia partecipato e come avreste potuto verificare se davvero interessati a comprendere la riuscita dell'iniziativa  a cui si aggiungono oltre 80 eventi collaterali che hanno richiamato cittadini e visitatori esterni che hanno affollato spazi, botteghe, studi della città, oltre a testimoniare il forte coinvolgimento del territorio. Vi invitiamo infine a precisare che il dato dei 25.000 visitatori, da voi estratto dallo spot del festival e messo a confronto con i risultati di questa edizione, si riferisce alla somma del pubblico delle prime due edizioni. Fatte queste dovute precisazioni, vi domandiamo se ci si possa davvero limitare a considerare i numeri del pubblico come unico indicatore dei risultati di un progetto culturale. Se l’obiettivo fosse semplicemente l’audience, basterebbe infatti ospitare qualsiasi noto personaggio televisivo. Il festival dell’arte Contemporanea si inserisce in un percorso di sviluppo del territorio a base culturale stimolato dagli operatori culturali ed economici della città e avviato dalla Amministrazione Comunale. La vostra lettura, molto limitata, non solo non entra minimamente nei contenuti del progetto, ma non considera nemmeno il ritorno inestimabile per la città, in termini di visibilità, reputazione, attivazione di relazioni a livello nazionale e internazionale, opportunità di scambio e di crescita offerte al territorio. Se proprio volessimo parlare di numeri, bisognerebbe allora considerare che il festival nel corso di tre edizioni ha portato a Faenza 350 grandi protagonisti dell¹arte internazionale, che, solo nelle prime due edizioni, ha ottenuto una rassegna stampa con un valore economico calcolato in 9 milioni di euro, ha una presenza sul web con oltre 4.000 contatti sui social network, quasi 1 milione di pagine su google, oltre 45.000 visite al sito per questa edizione, è sostenuto da una community di 500 ragazzi volontari, di cui il 50% della regione e i restanti italiani e esteri che aderiscono al progetto Cyou. Tutto questo a fronte di un investimento pubblico che è, per l'edizione conclusa, pari a 100.000 euro IVA compresa, mentre i restanti costi del progetto sono coperti tramite professionalità, partnership private e tecniche, che apportano valore a una manifestazione di cui beneficia tutto il territorio. Riteniamo quindi le vostre comunicazioni lesive della identità del festival e della sua reputazione a livello locale, nazionale e internazionale, offensive nei confronti di tutte le persone che lavorano e contribuiscono a questo progetto - dalla direzione scientifica, all¹organizzazione, ai volontari, a tutti quei soggetti faentini che hanno partecipato con energie e passione a questo evento  e dannose nei confronti di questo patrimonio della città e delle opportunità che rappresenta per il futuro di Faenza e del posizionamento del nostro Paese negli scenari globali della contemporaneità. Chiedendovi la pubblicazione della presente, e di non proseguire in futuro nella divulgazione di notizie false e diffamatorie sul festival, rispetto alle quali ci troveremmo costretti a tutelarci per vie legali, teniamo a esprimervi tutta la nostra disponibilità a fornirvi ogni informazione e approfondimento in merito al progetto.




Con i migliori saluti Festival Arte Contemporanea “






Alcuni passi non fanno secondo noi che confermare un’abitudine dei responsabili del festival che abbiamo già sottolineato ossia quella di “gonfiare” i dati in maniera abnorme. Una verifica facilissima la potete fare direttamente dal vostro PC: leggiamo “il FAC ha una presenza sul web di quasi 1 milione di pagine su Google”. Provate voi ad aprire Google ed a inserire tra virgolette la frase “festival arte contemporanea”, 







vi risulterà una frazione del milione sbandierato (noi abbiamo provato qualche giorno fa ed abbiamo raccolto 44.500 risultati e meno della metà se correliamo anche la parola "Faenza"). Leggiamo anche che "il FAC ha ottenuto una rassegna stampa con un valore economico calcolato in 9 milioni di euro" cifra che secondo noi non ha la minima attinenza con la realtà: per dare un termine di paragone valutate come ad esempio l'intera campagna della "Crodino, l'analcolico biondo che fa impazzire il mondo" noto in tutta Italia con il suo Gorilla, ha avuto un costo complessivo di 6,5 milioni di euro. Il FAC ha avuto superiore copertura mediatica? Ognuno perfezioni le proprie valutazioni, soprattutto sull'effettività delle 20.000 presenze dichiarate all'evento di Faenza.




Vale la pena anche segnalare come mai una critica sia stata elevata da parte nostra al valore culturale della manifestazione, ma abbiamo sempre puntato l'indice sulla scarsa affluenza di pubblico di una kermesse che è finanziata da fondi pubblici e da sponsor cui la municipalità ha fatto da punto di contatto. Se si legge con più cura il testo del contestato articolo non si dice affatto che il festival sia stato in se un fiasco, ma che vi è stato "un flop di pubblico": esistono interpellanze, dichiarazioni di terzi ed il parere di tantissimi faentini che unanimemente hanno rilevato la bassa partecipazione all'evento. Quanto al costo viene dichiarato un onere a carico delle casse manfrede di 100.000 euro, senza comunque già conteggiare il valore di spazi, maestranze, addetti ed impianti forniti: dobbiamo in tal senso evidenziare il gap che esiste con i valori invece dichiarati dal Sindaco Malpezzi il quale (qui in video, minuto 11'45") ha dichiarato "i soldi spesi per il F.A.C., stiamo parlando di 400-450 mila euro, sono soldi che tutti i cittadini valutano a scarsa utilità sociale per i faentini".




Altra informazione che avremmo dato in modo distorto: "Vi invitiamo infine a precisare che il dato dei 25.000 visitatori, da voi estratto dallo spot del festival e messo a confronto con i risultati di questa edizione, si riferisce alla somma del pubblico delle prime due edizioni"; evidentemente anche qui non si è ben letto il testo dell'articolo che riportava "Prendendo per buone le dichiarazioni degli organizzatori riguardo le stagioni precedenti ( 25.000 visitatori )"


Concludendo è bene ricordare anche ai responsabili del FAC che in Italia è ancora libero il diritto di critica, a maggior ragione quando ci sono in gioco i soldi dei cittadini. Permane quindi il nostro auspicio che la nuova Amministrazione Comunale non rinnovi la convenzione con il FAC tagliando totalmente i fondi pubblici. Troncare i finanziamenti manfredi non vuol dire proibire il FAC: liberissimi gli organizzatori di realizzare comunque l'edizione 2011 ma attingendo a risorse proprie senza gravare ulteriormente sulle disastrate casse municipali.

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