Interrogazione di Bazzoni in Regione per chiedere il recupero della struttura
Il consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni ha presentato oggi un’interrogazione in Regione per chiedere alla giunta il recupero della Colonia di Castel Raniero, “patrimonio storico ingiustamente abbandonato a se stesso, che invece potrebbe essere utilizzato – dichiara il consigliere – per attività sociali e di formazione, come d’altronde vorrebbe il vincolo d’uso che grava sull’edificio”. “La Colonia di Castel Raniero e il suo parco – spiega Bazzoni – hanno un valore ambientale e architettonico impareggiabile: l’edificio in stile Liberty sorge in mezzo a un’area di enorme pregio paesaggistico. Fino agli ’70 è stata usata per i fini per i quali è stata costruita nel 1930, quando furono terminati i lavori di quello che
il Comune di Faenza volle come luogo dedicato all’infanzia e prioritariamente agli orfani di guerra”. Da allora però, come già denunciato dai consiglieri comunali del Pdl a Faenza, Raffaella Ridolfi e Francesco Villa, l’immobile è in uno stato di degrado crescente. Sollecitato dagli stessi consiglieri, Bazzoni prende a cuore il destino della colonia, chiedendo un intervento sia della Regione che dello stesso Comune di Faenza. “Di proprietà dell’Opera Pia Elemosiniera dal 2001, quando in questo ente fu incorporato l’ente Ospizi Marini e Montani – aggiunge il consigliere - che la possedeva originariamente, la colonia è stata amministrata dal Comune di Faenza fino al 2009, anno del passaggio di tutto il patrimonio dell’Ipab Opera Pia nell’Asp. Patrimonio che, come è indicato nell’atto di giunta del 2001, è soggetto a vincolo di destinazione per finalità socio assistenziali senza scopo di lucro”. Nella premessa alla sua interrogazione, Bazzoni ricorda inoltre che nel passaggio del patrimonio dall’Ipab all’Asp, “è chiaramente specificato che dovrà essere salvaguardata la valenza monumentale celebrativa dell’immobile e della relativa area della Colonia di Castel Raniero. Inoltre, essendo la colonia patrimonio storico della prima guerra mondiale, la stessa legge 7 maggio 2001 numero 78 prevede che siano lo Stato e le Regioni a pensare alla manutenzione e al restauro di tali patrimoni”. “Dal momento che il presidente dell’Asp Prendersi cura ha dichiarato che la colonia non sarebbe soggetta a nessun vincolo di destinazione d’uso – conclude Bazzoni – che l’Asp aveva fondi a disposizione per limitare i danni ed evitare il degrado, perché il Comune di Faenza acquisisce strutture da destinare ad attività sociali, quando potrebbe rivalorizzare la colonia? La Regione è mai intervenuta sull’Asp per la valorizzazione dell’immobile? Motivi ideologici per lasciare deperire un tale patrimonio non hanno più senso”.
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