Perché si continui a fornire notizie false (non vogliamo pensare male) sugli appalti per le imprese di pulizia alle ditte esterne per le scuole, nessun lo sa. Sta di fatto che, lo ribadiamo per l’ennesima volta, con due comunicati stampa, il 19 e il 23 aprile 2010 l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna annuncia che il Ministero della Pubblica Istruzione in aprile ha accreditato alle scuole della regione € 7.652.000,00 per le pulizia appaltate a imprese. Si tratta di fondi per il saldo delle spese 2009 e per i primi 4 mesi del 2010. In ogni caso, le scuole che si trovassero nella situazione di non potere garantire un adeguato servizio di pulizia, verranno segnalate al Ministero per una integrazione delle risorse. Questi sono dati di fatto, che ripetiamo non si sa come non si vogliono fare sapere. Mentre siamo in attesa di ricevere dal sindacato i dati relativi alla Provincia di Ravenna sulla suddivisione per ogni Istituto Comprensivo/Circolo Didattico del numero totale dei bidelli in base ai plessi – ricordando che all’interno dello stesso IC non tutti i plessi usufruiscono del servizio esterno – ribadiamo alcuni concetti e alcuni dati. Nel 2009 il Ministero ha speso 1 miliardo e 300 milioni per le spese di pulizie appaltate a ditte esterne nelle scuole. I bidelli sono circa 200 mila di cui il 10% circa 20 mila, per motivi di salute è esentato dai lavori pesanti. Iniziamo col dire che gli ATA sono in sovrannumero, come il corpo docenti, perché negli anni la sinistra e i sindacati complici di essa, hanno usato questa possibilità di inserimento lavorativo per alimentare le clientele che hanno portato
tessere, potere contrattuale, soldi e voti. E non solo per personale capace ma anche per parcheggiare personale inabile a lavori pesanti, che di conseguenza scaricano sui colleghi anche la loro parte di lavoro, restando a disposizione solo per la sorveglianza. Nell’arco di una giornata scolastica la sorveglianza si riduce ai 10 minuti dell’entrata e dell’uscita, all’intervallo breve e alla pausa lunga per le classi a tempo pieno, il tutto sommabile in due ore, condivise comunque con i colleghi. Le altre mansioni vanno dal fare le fotocopie, a incombenze di distribuzione di circolari e lavori similari, per i quali non sono giustificabili presenze massicce di personale. Contribuisce anzi, questa scelta, ad incrementare il numero di precari abili al 100%. Diciamo che il 10% di bidelli che sono inabili a tutte le mansioni non dovrebbero fare un lavoro simile ma essere sostituiti da chi può lavorare al 100%, cambiando loro l’impiego in altre mansioni, magari all’interno delle strutture sindacali. Ci sono poi plessi scolastici ambiti perché si lavora di meno e si può trovare comodamente uno o più bidelli che durante le ore di lezione giocano o parlano al cellulare, fumano in giardino oppure leggono il giornale. Plessi dove alla fine della giornata il personale esterno pulisce. Mentre plessi dove le imprese esterne non ci sono e i bidelli si rimboccano le maniche e lavorano sodo senza lamentarsi. Ma parliamo delle pulizie durante l’orario scolastico. Nel mansionario degli IC per le pulizie sono contemplate quelle dei locali non quelle dei bagni. Le mansioni principali sono: rapporti con gli alunni, sorveglianza generica dei locali, pulizia di carattere materiale, interventi non specialistici, supporto amministrativo-didattico, servizi esterni, custodia. nel primo punto la vigilanza è la mansione più importante. Le pulizie riguardano le aule e i corridoi. Il risultato è che in certi plessi dove i bagni sarebbero da pulire dopo che i bimbi hanno fatto la ricreazione, la situazione è insopportabile: odori nauseabondi, che si protraggono fino alle 16,30 del pomeriggio e per i quali sarebbe opportuno che i bidelli pulissero i bagni. Ma ciò non accade sempre. In molti casi i servizi sono vecchi e necessiterebbero di una sostituzione. in alcuni casi, ci sono ATA che come mansione hanno solo addetta/o alle fotocopie e circolazione circolari! In alcuni casi c'é chi ha solo la sorveglianza!
Rimaniamo comunque in attesa di conoscere i dati precisi sulla situazione a livello Provinciale, in base al numero totale degli ATA, al loro dislocamento nei vari plessi, al se o meno il plesso usufruisce della ditta esterna per le pulizie. La questione degli assistenti amministrativi e tecnici va di pari passo con il sovrannumero e la sovrabbondanza di incarichi nella pubblica amministrazione, che sono comunque da sfoltire se vogliamo che la spesa pubblica ritorni a livelli equi e normali.
ma andate a fare i c...
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