BALLARO E QUELLA PRESENZA INOPPORTUNA
Dapprima ha partecipato alla trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo che fa, poi ieri sera il Presidente della Camera si è materializzato a Ballarò, accanto a Vendola e in contraddittorio con due esponenti del governo. La sua sola presenza a Ballarò è apparsa subito in stridente contrasto con il ruolo di presidente della Camera, che mai nella storia politica italiana era stata strattonata così impunemente a scopi politici. Ma la ragione fondamentale del presenzialismo di Fini consiste nel fatto che il terzo polo appare sempre di più rappresentato e guidato da Ferdinando Casini, leader dell'Udc. Fini deve perciò recuperare, soprattutto in vista di eventuali elezioni, un'influenza politica che ha perduto a vantaggio di Casini e degli stessi esponenti di seconda fila del suo partito. Il problema è che Fini, come ha confermato nel corso della trasmissioni di ieri sera, è incapace di tenere una linea moderata e una prospettiva politica convincente, mosso com'è unicamente da un rancore personale nei confronti di Berlusconi. Lo stesso inconcepibile astio, completamente inadatto al suo ruolo super partes, dimostrato nel lanciare accuse a Bossi e a sua moglie. Per il futuro è lecito prevedere una difficile coabitazione tra Fini e Casini nella stessa alleanza politica, nella quale si potrebbero manifestare le stesse divisioni che nel passato hanno contrapposto i due.
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