L’ANATEMA DI FANTOZZI CONTRO GLI SPECULATORI
Paolo Villaggio vota Pd ma taglia corto. Il problema, dice, non è Berlusconi. Il problema sono gli speculatori, il capitalismo. E trovare il bandolo della matassa è difficile: la crisi ci viene spiegata con un linguaggio che definisce «sumerico».

– È una critica o lo considera un pioniere? «Una critica. Lui era un uomo di cultura... Un maestro elementare». Quanto è attuale Fantozzi, in tempi di crisi? «Sembra scritto in questi giorni. Per i licenziamenti della Grecia e sicuramente anche per quelli che verranno, in America. E per la situazione in Italia». I suoi libri. «Trenta in tutto». Sì, ma i libri del futuro? «Ne sto scrivendo due: "La vera storia di Carlo Martello"...»– La interrompo perché il richiamo a De André è forte. «... Da una canzone di De André di cui avevo scritto le parole. Vista la canzone, mi hanno invitato a scriverci un libro che parlasse della storia vera». Il secondo? «"La vera biografia di un impiegato modello", cioè Fantozzi». – Cosa si può insegnare ai ragazzi? «Attenzione. Io credo che i giovani siano pigri ma li invidio. Hanno il modello di calciatori e di veline di successo. Sono più esigenti, hanno modelli che un tempo non avevi. E poi osserviamo come la felicità non sia dovuta al successo o al denaro. Abbiamo visto come Marilyn si sia ammazzata». Lei sarà premiato l'8 ottobre con il premio Grock a Imperia. Due parole sul trofeo. «Posso immaginare i motivi. È un premio creato sotto il nome di un grandissimo clown. Il clown Grock. Forse il clown più famoso al mondo. E ogni anno loro danno un premio a un comico». – Il personaggio più intrigante, che ha sentito più suo. «Quello più intrigante? Ne "Il segreto del bosco vecchio" di Olmi». – Fantozzi lo rifarebbe se tornasse indietro? «Certo. Magari ne farei tre soli: il primo, il secondo e il terzo». Da IL TEMPO
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