A Berlusconi i partiti non piacciono. La discussione, i padrinati di corrente, lo scambio tra idee e posti, il negoziato, la mediazione, il programma definito per benino: non è il suo genere. Il vecchio modello di partito non piace nemmeno a noi. Ci piace solo il partito all’americana, quello degli eletti che fanno la loro strada e attraverso elezioni primarie si costituiscono, alla testa dei municipi, delle regioni, delle istituzioni parlamentari, del governo o dell’opposizione, come veicoli di formazione di maggioranze chiare, di leadership presidenziali definite, nella massima libertà della società civile. © - FOGLIO QUOTIDIANO
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