lunedì 30 luglio 2012

A PROPOSITO DI PROVINCE: LA REGOLA DEL DUE…..DEL TRE. L’IDIOZIA DI QUESTI POLITICI SI SUPERA OGNI GIORNO


Sembrava strano che il sacrosanto taglio delle province fosse stato definitivamente accettato e digerito. D’altronde, in un paese normale, nessuno piange per la dipartita della BAT (la Barletta-Trani-Andria) o dell’Ogliastra con il suo doppio capoluogo Tortolì-Lanusei. Puntualmente, infatti, ecco che i nostri politici tornano alla carica, stavolta con un emendamento bipartisan (firmatari Paolo Giaretta del Pd e Gilberto Pichetto Fratin del PdL) alla spending review. Tenetevi forte, perché neppure nell’immaginazione più profonda si sarebbe potuta partorire la “Regola del Due”. Di che si tratta? Semplice: nessuna regione ordinaria potrà avere meno di due province. Questione di campanili, certo, ma anche di voti da raccogliere alle prossime elezioni. A salvarsi sarebbero tre degli enti rottamati: Terni, Matera e Isernia. Si dice che il governatore molisano Iorio (di Isernia, appunto) sia stato attivissimo nel tutelare gli 87 mila abitanti della sua provincia, mentre a sinistra avrebbero fatto i salti mortali per salvare Matera e Terni (200 mila abitanti). Peccato che Varese, Monza Brianza e Padova (che di residenti ne hanno il triplo e il quadruplo delle tre risorte) non saranno recuperate.
Per loro, il cimitero è pronto. Sembra, dunque, che senza Terni, Matera e Isernia non si possa fare a meno. E come se non bastasse, il senatore Domenico Benedetti Valentini (PdL) ha colto l’occasione per proporre la “Regola del Tre”: fare in modo che per ogni corte d’Appello ci siano tre tribunali. A salvarsi sarebbe anche Spoleto, che ovviamente è la città del senatore Benedetti Valentini. D’altronde è impensabile che a Spoleto non ci sia un tribunale, deve aver pensato il pidiellino. E’ la solita storia: ogni volta si annunciano cambiamenti epocali all’insegna del rigore e della serietà.

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