"Il documento approvato ieri con i voti di
Pd, Pdl, Udc a sostegno della Provincia unica della Romagna - dichiara il
consigliere regionale Pdl, Gianguido Bazzoni - costituisce un importante passo
in avanti verso quel riordino istituzionale che da tempo il Popolo della
Libertà chiede con forza e a tutti i livelli. Basti pensare alle continue
sollecitazioni dell'on. Giancarlo Mazzuca fino alle prese di posizione in
Regione, in Provincia, nei Comuni". "Ripetiamo da tempo - prosegue Bazzoni
- che per motivi storici, culturali, economici si doveva optare con
decisione per la Regione Romagna- Il Pd, in particolare, ha perso tempo
prezioso in inutili difese di poltrone, senza mai affrontare in concreto il
tema della Regione Romagna.
Ora la Provincia unica va considerata un importante passo in avanti verso il
contenimento della spesa pubblica, il riordino delle competenze, speriamo verso
quello snellimento burocratico da più parti invocato. Vi sono temi, come la sanità, il turismo, le
infrastrutture, l'università, lo sport dove è necessaria una regia unica per
uscire dal pantano nel quale Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini si trovano da
decenni. Succubi dell'Emilia, senza la minima attenzione verso un territorio
che ha grande potenzialità.
Il mio auspicio è che ora si proceda con celerità e rispetto delle disposizioni del governo in materia di accorpamento delle Province. Lo chiedono i conti in rosso dello Stato, ma lo chiedono soprattutto i cittadini, costretti a grandi sacrifici dalla difficile situazione economica. A loro dobbiamo scelte coraggiose. La Regione Romagna sarebbe stata - come detto - l'opzione numero uno. Ma come si dice in romagnolo piotost che gnint l'è méi piotost. Piuttosto che niente è meglio piuttosto."
Il mio auspicio è che ora si proceda con celerità e rispetto delle disposizioni del governo in materia di accorpamento delle Province. Lo chiedono i conti in rosso dello Stato, ma lo chiedono soprattutto i cittadini, costretti a grandi sacrifici dalla difficile situazione economica. A loro dobbiamo scelte coraggiose. La Regione Romagna sarebbe stata - come detto - l'opzione numero uno. Ma come si dice in romagnolo piotost che gnint l'è méi piotost. Piuttosto che niente è meglio piuttosto."
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