La Provincia di Ravenna nel 2005, guidata da
Giangrandi per risolvere chiamiamola “una grana” del Comune di Faenza, Sindaco Casadio ora diventato Presidente della Provincia alla fine
dell’anno, con una velocità incomprensibile, acquistò una parte del “Palazzo
Mazzolani”, dalle Opere Pie di Faenza dato in sub locazione all’ISIA al fine di dare una sede dignitosa. La vera
opportunità, come consigliavano i dirigenti tecnici della Provincia, era di
trasferire l’ISIA nel Polo Scientifico Faentino anche se forse costava qualcosa
in più. L’acquisto fu perfezionato per una somma di 2.290.000 euro (4,5
miliardi delle vecchie lire). Lo spazio acquistato era superiore al necessario
e bisognoso di notevoli lavori e il dirigente della Provincia in delibera
dichiarava: “la convenienza ed opportunità
della operazione -possono, almeno
potenzialmente, diminuire i benefici ed indurre qualche rischio patrimoniale-…..una
parte dell’edifico che si acquista rimane di proprietà del comune di Faenza
(deposito della Pinacoteca) e non sarà immediatamente utilizzabile se non si
liberano in due o tre anni……) Fatto
ovvio conoscendo la situazione del comune di Faenza che fino ad oggi non ha
fatto nulla. La Provincia di Ravenna era
a conoscenza della legge n. 23
del 1996 che aveva trasferito le competenze edilizie per le scuole medie
superiori, ma non per l’ ISIA che rimaneva di competenza dell’ Università, e il
dirigente in delibera afferma che”.il .fabbricato dovrebbe essere ceduto in uso gratuito al Ministero, con evidente
perdita di significato ed efficacia dell’investimento compiuto.” La
spesa non era di competenza della Provincia
I nodi come sempre vengono al pettine……dopo sette
anni il 3 luglio 2012 la Provincia di Ravenna ha approvato a maggioranza
(astenuti PDL, Lega Nord e voto
contrario Galassini PDL) la convenzione con l’Istituto Superiore per le
Industrie Artistiche di Faenza (I.S.I.A.) per la consegna in comodato d’uso
gratuito una porzione dell’immobile denominato MAZZOLANI sito in Faenza,
affinché l’Istituto possa svolgere la
manutenzione straordinaria o ordinaria su autorizzazione del Ministero
dell’Università e della Ricerca. Il
danno annunciato e denunciato a suo tempo si è realizzato. Il fatto ancora
più grave considerato che la Provincia dovrebbe scomparire oltre a cedere in comodato d’uso il fabbricato si è impegnata per dieci anni a
concedere un contributo annuale di 50.000euro dal 2013 aumentato annualmente
dall’indice dei prezzi legati all’ISTAT, orientativamente circa 500.000? euro
per il ruolo che l’Istituto svolge “in ambito formativo, culturale e nella
promozione dell’immagine della nostra Provincia”. La sinistra a parole è il campione della
trasparenza e l’interesse dei cittadini ma in Provincia di Ravenna come si
suole dire “razzola male”. Impossibile che nessun amministratore ne risponda?
Come al solito a pagare nuovamente è “pantalone”. E’ ora di
finirla……. Il
consigliere provinciale Vincenzo Galassini (Pdl)
Nessun commento:
Posta un commento