giovedì 5 luglio 2012

IGIENE AMBIENTALE, HERA FA RICADERE SUGLI UTENTI PER I PROPRI ERRORI. PERCHE’ IL COMUNE NON PROMUOVE UN’AZIONE?


Raffaella Ridolfi- ha presentato un’ interrogazione in quanto  alcuni cittadini sono pervenute delle bollette di Hera Spa relative all’igiene ambientale con le quali si richiedono degli arretrati a seguito di verifica sulla banca dati TIA; tali arretrati si presume, ma non c’è certezza, riguardino la composizione del nucleo familiare; Hera S.p.a ha sempre avuto a disposizione fin dall’applicazione della TIA tutti i dati del Comune di Faenza per la corretta applicazione della tariffa; nelle bollette non è possibile verificare i dati della banca dati TIA se non per i metri quadrati dell’abitazione;  chiamando il call center non si hanno delle risposte chiare e puntuali nonostante lunghe attese che possono prolungarsi fino alla mezz’ora. considerato che: se vi è stato un errore è da addebitare solo ed esclusivamente ad Hera S.pa.; le bollette con la richiesta degli arretrati non sono facilmente intellegibili; nelle bollette in questione non sono riportati dati chiari che facciano capire per quante persone è stata calcolata la tariffa e quindi dove è stato commesso l’errore; se c’è stato errore Hera non può limitarsi ad emettere delle fatture senza dare spiegazioni adeguate e puntuali agli utenti; se dovesse esserci stato un errore questo non è da addossare all’utente ma ad Hera S.p.a e quindi anche la richiesta degli arretrati appare assai dubbia ed inopportuna. Interroga  Il Sindaco e la Giunta  Per conoscere  se è già a conoscenza del caso; se corrisponde a verità che Hera Spa ha a disposizione tutti i dati a partire dal 2005 per applicare correttamente la tariffa di igiene ambientale; se ritiene che sia un comportamento corretto in caso di errore della società che gestisce il servizio far ricadere sugli utenti i propri errori senza neppure garantire un’informazione adeguata; se non ritenga opportuno farsi promotore di un’azione nei confronti di Hera S.p.a per richiedere maggior trasparenza ed un corretto rapporto con gli utenti, che non hanno la possibilità neppure di rivolgersi ad un altro gestore, affinché questi non vengano vessati con richieste non congrue e nel caso specifico anche viziate da un difetto di legittimità. Raffaella Ridolfi

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