INTERROGAZIONE DI RAFFAELLA RIDOLFI
una nota testa
giornalistica riporta uno scritto di un cittadino di Faenza che scrive in data
5 settembre: - Ieri sera vengo contattato sul mio cellulare da un'agente della
Polizia Municipale il quale mi invita a comparire dal suo Comandante per oggi
alle 13,00, puntualmente mi presento e dopo un'introduzione che mi e' apparsa
più una ". Scusa" che un problema reale, mi invita fortemente a non
ripetere più raccolte firme come quella organizzata dal Comitato Faventia in
occasione di Argilla', ed a "regolarmi
su ciò che pubblico sulla mia pagina di Facebook. Mi sottolinea che di
questo incontro ne siamo a conoscenza solo io, lui e l’agente che mi ha
chiamato. …………………… -; il signore in questione tramite un Comitato di cittadini
avrebbe raccolto delle firme tra gli espositori di Argillà per la mancata
fornitura di energia elettrica nelle ore serali dell’evento; la persona in
questione sarebbe un assistente civico; Considerato che: la
Costituzione italiana art. 21 recita: - Tutti
hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione; -se tutti
ciò dovesse corrispondere a verità sarebbe un atto assai grave così come
sarebbe un atto assai grave che un cittadino scriva cose del genere non
corrispondenti a verità; l’appartenere agli assistenti civici non implica
perdere i diritti civili o svolgere una funzione amministrativa per il Comune
di Faenza; anche i dipendenti comunali fuori dal servizio possono svolgere e
svolgono attività politica o di impegno civico. Interroga Il Sindaco e la Giunta:
- Per conoscere: se quanto
riportato dal cittadino che ha scritto queste cose corrisponda a verità e
del caso quale misura intenda prendere nei confronti dei dipendenti del
Comune di Faenza che hanno messo in atto questo comportamento;
- se il fatto dovesse corrispondere a verità se i dipendenti del
Comune di Faenza hanno preso un’iniziativa personale oppure hanno eseguito
un preciso input da altri;
- quali azioni ha messo in atto per acclarare i fatti
riportati nello scritto del cittadino faentino. Raffaella Ridolfi
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