giovedì 20 settembre 2012

ARGILLA’: LA VERITA’ SULLA DENUNCIA DEL “COMITATO FAVENTIA”


INTERROGAZIONE DI RAFFAELLA RIDOLFI
una nota testa giornalistica riporta uno scritto di un cittadino di Faenza che scrive in data 5 settembre: - Ieri sera vengo contattato sul mio cellulare da un'agente della Polizia Municipale il quale mi invita a comparire dal suo Comandante per oggi alle 13,00, puntualmente mi presento e dopo un'introduzione che mi e' apparsa più una ". Scusa" che un problema reale, mi invita fortemente a non ripetere più raccolte firme come quella organizzata dal Comitato Faventia in occasione di Argilla', ed a "regolarmi  su ciò che pubblico sulla mia pagina di Facebook. Mi sottolinea che di questo incontro ne siamo a conoscenza solo io, lui e l’agente che mi ha chiamato. …………………… -; il signore in questione tramite un Comitato di cittadini avrebbe raccolto delle firme tra gli espositori di Argillà per la mancata fornitura di energia elettrica nelle ore serali dell’evento; la persona in questione sarebbe un assistente civico;rmi" su ciò che pubblico nella mia pagina di Facebook, dicendo che potrei incorrere in reati. Mi sottolinea che di questo incontro siamo a conoscenza solo io, lui e l'agente che mi ha chiamato quasi come a dire di non farne parola con nessuno . Questo comportamento da parte di un'uomo in divisa che dovrebbe garantire la mia libertà di cittadino mi e' sembrato " intimidatorio" e ho immediatamente avvisato il Vice Sindaco. su ciò che pubblico nella mia pagina di Facebook, dicendo che potrei incorrere in reati. Mi sottolinea che di questo incontro siamo a conoscenza solo io, lui e l'agente che mi ha chiamato quasi come a dire di non farne parola con nessuno . Questo comportamento da parte di un'uomo in divisa che dovrebbe garantire la mia libertà di cittadino mi e' sembrato " intimidatorio" e ho immediatamente avvisato il Vice Sindaco.  Considerato che: la Costituzione italiana art. 21 recita: - Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione; -se tutti ciò dovesse corrispondere a verità sarebbe un atto assai grave così come sarebbe un atto assai grave che un cittadino scriva cose del genere non corrispondenti a verità; l’appartenere agli assistenti civici non implica perdere i diritti civili o svolgere una funzione amministrativa per il Comune di Faenza; anche i dipendenti comunali fuori dal servizio possono svolgere e svolgono attività politica o di impegno civico. Interroga Il Sindaco e la Giunta:
  • Per conoscere: se quanto riportato dal cittadino che ha scritto queste cose corrisponda a verità e del caso quale misura intenda prendere nei confronti dei dipendenti del Comune di Faenza che hanno messo in atto questo comportamento;
  • se il fatto dovesse corrispondere a verità se i dipendenti del Comune di Faenza hanno preso un’iniziativa personale oppure hanno eseguito un preciso input da altri;
  • quali azioni ha messo in atto per acclarare i fatti riportati nello scritto del cittadino faentino. Raffaella Ridolfi


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