giovedì 27 settembre 2012

PRIMA O POI TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE.


IL SINDACO DI FAENZA, MALPEZZI, E’ PARALIZZATO DAL LASCITO DI DEBITI E DI ERRORI MACROSCOPICI DELLE GIUNTE DI CLAUDIO CASADIO CHE HANNO SPERPERATO MILIONI DI EURO E CONDOTTO AL DECLINCO LA CITTA’, UN TEMPO RICCA E FIORENTE, PROVOCANDO UN DANNO INCALCOLABILE A TUTTO IL TERRITORIO DELLA ROMAGNA FAENTINA.
La verifica degli equilibri di bilancio, prevista per legge entro il 30/9, ha costretto Malpezzi ad una nuova serie di tagli di spesa, soprattutto sul versante del sociale, fino a ieri fiore all’occhiello dell’amministrazione. Di qui a fine anno ci attendono ulteriori manovre di bilancio per rientrare nei limiti posti dal patto di stabilità e dalla spending review, con oltre 1 milione di euro da recuperare tra maggiori entrate (difficili da ipotizzare vista l’Imu ai massimi) e nuovi tagli di spesa.  Per il futuro desta ancora maggiore preoccupazione lo stato dei residui attivi (cioè i crediti) presenti per 2 milioni di euro nel bilancio comunale, in quanto molti di essi sono di dubbia se non nulla esigibilità. Si tratta di una pesante eredità della giunta Casadio che però Malpezzi dovrà trovare il coraggio (e i fondi) per gestire al meglio. Per il 2013 e gli anni a venire si annunciano quindi tagli aggiuntivi per coprire questi buchi di bilancio. 




In questo quadro generale soffrono anche i fornitori del comune, le cui fatture scadute e ancora non pagate sono pari a circa 7 milioni., per la parte corrente, con ritardi fino a 6 mesi, e a circa 4,5 milioni per la parte in conto capitale, con ritardi anche pluriennali. 
Anche in questo caso diamo atto a Malpezzi che si tratta della pesante eredità della giunta Casadio, che ha cementificato in modo abnorme la città incassando in 10 anni oltre 30 mln. di oneri di urbanizzazione, destinandoli per tre quarti a spese correnti, senza considerare che dovevano servire per pagare gli investimenti. Ora questa droga è finita e occorrono scelte politiche chiare, lungimiranti e coraggiose per dare slancio alla nostra città: tutto il contrario della gestione Malpezzi, chiusa nella difesa della quotidianità e stretta dalle pressioni delle due anime del pd, l’un contro l’altra armata, ma entrambe senza una chiara visione strategica per il nostro futuro. 
Invitiamo Malpezzi ad uscire dal buco nero in cui si e’ infilato e a dimostrare, fin dal bilancio preventivo per il 2013, di avere in mente le scelte strategiche per la città, sapendo coinvolgere nella battaglia per la crescita tutte le forze economiche e sociali della nostra città, uscendo dalla mera difesa delle lobby che lo hanno eletto ma che lo hanno anche ingessato. 
Per fare questo sarebbe ora che la giunta Malpezzi si confrontasse con la società civile ed economica locale sui grandi temi che ci interessano: 
  • Siamo tutti d’accordo a smantellare la fiera dandola in pasto alla speculazione edilizia dei soliti noti, senza dare agli imprenditori locali un altro servizio simile ?
  • Siamo sicuri che il psc, con la futura orribile cementificazione della Graziola, ultimo polmone verde della città, sia ancora di nostro interesse ? 
  • Chi avrà i soldi da investire e soprattutto dove sono altri 10.000 abitanti per riempire tutte le case previste ?
  • Chi prevede di guadagnare sulla nostra salute ?
  • Perché’ sui Salesiani le anime del pd pensano solo agli appalti futuri e non affrontano pubblicamente il destino di questo grande complesso edilizio al servizio del centro storico?
  • Perché’ i nostri giovani devono ancora praticare sport in impianti obsoleti e fatiscenti ? 
  • Perché’ non si convocano gli stati generali del mondo sportivo faentino e non si mettono in rete tutte le grandi potenzialità che ha? Forse perché’ è meglio seguire il motto “dividi et impera”? 
  • Abbiamo tanti giovani laureati o che lo saranno nel giro di pochi anni: chi si preoccupa di cercare imprenditori in grado di investire nel nostro territorio, portando occupazione qualificata utile per impiegare al meglio le grandi potenzialità dei nostri giovani ?
  • Quali soluzioni diamo alle famiglie costrette a ritirare i figli dagli asili per l’aumento delle rette ? 
Ci fermiamo qui per carità di patria; sarebbe ora che lo “stil novo” dei renziani portasse il suo vento di cambiamento anche a Faenza, altrimenti i cittadini ne terranno conto alle prossime elezioni.
Raffaella Ridolfi Capo Gruppo Pdl Comune di Faenza

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