ANCHE IL PDL DI RAVENNA COMINCIA RENDERSI CONTO CHE NULLA
CAMBIERA’?
Dunque si apprende che le vere decisioni sulla
provincia unica (spartizione di poltrone, di sedi, di centri di potere) non
sono state ratificate presso il tavolo formale convocato in regione bensì
presso una sede di partito alla presenza di tutte le parti in causa che
naturalmente hanno in tasca la stessa tessera. Quando il PDL parla di
concezione proprietaria delle istituzioni da parte del PD di questo territorio
si riferisce esattamente a questo tipo di atteggiamento. Nessuna
consultazione con l’opposizione, buona solo per ottenere un eventuale
appoggio a qualche ordine del giorno il più generico possibile in stanche
sedute di consiglio comunale, nessun coinvolgimento dei cittadini la cui
posizione pro autonomia della Romagna è sempre stata nota ma non faceva
comodo al notabilato del partitone che tutto può e tutto governa, ma una
bella riunione vecchio stampo in via della Lirica dove improvvisamente sono
diventati tutti romagnolisti. Noi che romagnolisti lo siamo sempre stati e
che alla luce di una normativa nazionale che avremmo voluto più incisiva
riteniamo che sia questo il migliore sbocco per razionalizzare la macchina
amministrativa alle condizioni date osserviamo questo spettacolo con enorme
tristezza auspicando almeno che i lunghi coltelli della riunione del PD
anzichè far diminuire i costi della macchina pubblica non finiscano per farli
aumentare. In questo senso il PD di questa provincia storicamente ha già
avuto modo di dare pessima prova di sé. Alberto Ancarani Paolo Savelli.
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