Il Presidente Bulbi si è
presentato oggi alla presidenza del CAL senza la firma del sindaco di Forlì su
un documento per l'attribuzione delle deleghe
Nonostante il senso di responsabilità mostrato dai
sindaci del centrodestra che, pur motivando con un documento chiaro come con la Regione Romagna si
raggiungerebbero con certezza gli obbiettivi di garantire una maggiore
attenzione e vicinanza ai cittadini ed alle imprese, non si sono sottratti per
dovere istituzionale dal firmare anche il documento proposto dalla provincia,
proprio per non rompere il fronte nei confronti del CAL e delle altre province
in un momento di ristrutturazione degli enti così caotico": lo dice
Stefano Gagliardi, segretario del PdL di Forlì-Cesena. Lo stesso
Gagliardi poi rivela: "Apprendiamo che il Presidente Bulbi si presenterà
oggi alla presidenza del CAL senza la firma del sindaco di Forlì. Senza entrar
nel merito della diatriba, notiamo che ancora una volta il PD si spacca su un
tema di così rilevante importanza, mostrando scarsa attenzione nei confronti
del territorio e di coloro che qui vivono e lavorano. E' ovvio infatti
che la mancata condivisione delle proposte non aiuterà la nostra Provincia, che
già oggi viene penalizzata in tante scelte da parte della Regione,e che la vedrà
indebolita anche nei confronti di Rimini e Ravenna".
La Provincia di Forlì-Cesena ha proposto la sottoscrizione a tutti i
Sindaci del territorio di un documento contenente una dichiarazione di intenti
e di modalità per il riassetto territoriale, conseguente alle recenti modifiche
normative in tema di enti locali. Commenta Stefano Gagliardi,
segretario del PdL di Forlì-Cesena: "Il PDL provinciale ribadisce che la
scelta migliore per il nostro territorio sarebbe quella di procedere alla
creazione
della Regione Romagna, soprattutto dopo i
chiarimenti pervenuti dal Ministero competente che indica come i confini delle
nuove province non siano incompatibili con la Regione, mentre tutto è da
interpretare in relazione alla concessione di ulteriori deleghe"."Per
questo motivo i sindaci Vincenzi di Gatteo, Buda di Cesenatico e Tassinari di
Rocca San Casciano sono intervenuti sulla tematica del riassetto istituzionale
che condurrà alla creazione di una provincia unica romagnola, inviando le loro considerazioni
al presidente della provincia Massimo Bulbi". Per il PdL qualsiasi
trasferimento delle competenze provinciali ai Comuni o alla Regione si
rivelerà, in entrambi i casi, un grave errore in quanto ogni competenza
trasferita ai Comuni che sino ad oggi era gestita a livello sovra comunale,
proprio per raggiungere quel grado di pianificazione all'interno di un ambito
territoriale ottimale, subirebbe una dequalificazione ed un depotenziamento
degli obiettivi, dal momento che il confine comunale è dimostrato non essere
più sufficiente. Dice Gagliardi: "Nel caso invece in cui talune competenze
venissero trasferite alla Regione, si opererebbe un malaugurato allontanamento
del cittadino dalle politiche amministrative pubbliche causa, a nostro avviso,
dell'attuale distanza tra la politica e le realtà territoriali e non ultimo la
maggior difficoltà degli amministratori locali nel rapportarsi con gli enti
regionali. Tuttavia la contingenza dei fatti, il senso di responsabilità che il
ruolo istituzionale impone, uniti alla inderogabile necessità di presentarsi
uniti nel sostenere le esigenze del nostro territorio di fronte al Presidente
Errani, hanno fatto sì che Gianluca Vincenzi, Roberto Buda e Rosaria Tassinari
abbiano deciso di sottoscrivere il documento promosso dalla Provincia di
Forlì-Cesena, condivisibile sotto l'aspetto dei principi e delle esigenze esposte,
ma che difficilmente potrà trovare risposte soddisfacenti all'interno della
provincia unica".
Per Gagliardi "questo non significa che il
PDL provinciale smetterà di insistere sulla necessità di creare la Regione
Romagna, convinti che a breve risulterà chiaro a tutti che la Provincia Unica
potrà essere solo il punto di partenza per raggiungere gli obiettivi indicati
nei documenti. La Regione Romagna è oggi l'unica entità in grado di portare
reali e concreti benefici ai nostri territori ed è l'unico strumento capace di
valorizzare e potenziare le tante eccellenze che caratterizzano la nostra
Romagna; dobbiamo augurarci solo che il Partito Democratico ed i suoi
rappresentanti non vogliano ostacolare questo processo e facciano la loro parte
per creare questa nuova entità, lasciando esprimere i cittadini attraverso il
referendum".
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