I COMPAGNI ARRIVANO, SEMPRE IN RITARDO, A RICONOSCERE GLI ERRORI
Oggi
il segretario del PD il compagno
Bersani ha affermato che la legge voluta dal governo D’Alema, modifica del
titolo V della Costituzione della Repubblica Italiana, con pochi voti in più, che toglieva il
controllo dello Stato sugli enti decentrati e, confermati da un referendum 7 ottobre 2001
in Italia gli italiani furono chiamati a
decidere se confermare o meno la modifica. Essendo un referendum confermativo
(e non abrogativo), la consultazione non richiedeva la partecipazione al voto
del 50% +1 degli iscritti alle liste elettorali per essere valida. La proposta passò con una percentuale del solo 35% Un danno per
l’Italia con l’aumento dilatato della spesa pubblica! La sinistra negli ultimi cinquant’anni non né
mai indovinata una votando contro la NATO, l’Europa, l’esaltazione di Stalin, la
difesa dell’invasione sovietica dell’Ungheria, i giudizi aberranti sui
dissidenti sovietici e arrivando alla contrarietà della televisione a colori,
della scala mobile, ecc. La
solita contrapposizione del PCI-PD ha portato anche a bocciare con il referendum istituzionale del 25
e 26 giugno
2006, sulla
riforma costituzionale varata dal governo Berlusconi inerente cambiamenti
nell'assetto istituzionale nazionale della seconda parte della Costituzione
italiana: Parlamento
(Camere e formazione delle leggi); Presidente
della Repubblica; Governo (Consiglio dei
ministri, Pubblica
amministrazione); Magistratura
(composizione del Consiglio
superiore della magistratura); Comuni, Province, Città
metropolitane, Regioni
e Stato; garanzie costituzionali
(composizione e ruolo della Corte costituzionale); revisione della
Costituzione (ruolo del Parlamento). La legge di revisione
costituzionale, approvata a maggioranza assoluta dei membri del Parlamento,
per quanto previsto dall'art.
138 della Costituzione, aveva aperto la possibilità alla
richiesta di conferma da parte di uno dei tre soggetti previsti dall'articolo.
Tale richiesta è pervenuta da più di un quinto dei membri di una Camera, da più
di cinquecentomila elettori, e da più di cinque Consigli regionali. Questo era
il secondo referendum costituzionale sottoposto agli italiani e il PCI-PD
bocciò la proposta. Presto vedremo il
nuovo cambiamento del PD-PCI, ma purtroppo l’Italia è in rovina. Vincenzo Galassini
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