La
realizzazione del guado, per l’attraversamento dei Suv, sul fondo il vecchio
ponte a dondolo del 1920
ALTRO CHE SPENDING REVIEW,
POVERA ITALIA, LE REGIONI UN DANNO!
L’Europa con la Regione
Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna e i Comuni di Brisighella, Faenza e
altri in oltre dieci anni grazie ai fondi europei, euro dei cittadini italiani
versati all’Europa, si sono prodigati nell’elaborare progetti e studi per il
rilancio dei territori. L’ Europa ha speso oltre 2.000.000 di euro in progetti
che non hanno portato a nulla di positivo. Anche in questi tempi di
“recessione” o di “spending review” lo sperpero del denaro pubblico continua
imperturbato invece di lasciare il posto ad una seria “riflessione” sul come
utilizzare i fondi pubblici a volte anche rinunciando: Al fine di non spendere
male le risorse a disposizione andrebbero riviste le spese fatte anche con
altri partner europei, scendendo nel caso concreto che ci interessa la
Slovenia, Una
spesa inutile con fondi comunali e provinciali che continua anche in questi
ultimi mesi (Bagnacavallo, Brisighella, Faenza) con l’ennesima conferenza sul
“Lamone”. Sul fiume “LAMONE” studi scelte e iniziative sono super note da oltre
quarant’anni se non cinquanta. Le iniziative europee non passano dai consigli
comunali o provinciali ma solo dagli organi decisionali di Sindaci, Presidenti
Provincia e Regione, ma credo di più solo dai dirigenti di questo settore di
studi europei (Regione, Province). Ricordo fra le tante alcune iniziative . Centro Educazione Ambiente
Cea 21 Faenza e la CIRSA Università di Bologna per illustrare i programmi di
comunicazione e sensibilizzazione dei Centri di educazione ambientale
(programma Infea Regione Emilia-Romagna)
per divulgare i risultati delle indagini scientifiche condotte sulla vallata
del Lamone con i fondi dell’Europa, Università. Enti locali. Ennesima parata
esterna, a costo della collettività per illustrare un progetto finanziato con i
Fondi europei (nostri euro) Interreg III C per €. 1.565.490 (oltre 3
miliardi delle vecchie lire) di cui a carico dei Comuni di Brisighella
Faenza e Marradi (vecchia amministrazione di sinistra) per oltre 500.000 euro (un
miliardo delle vecchie lire) doveva essere “un progetto per “uno sviluppo armonioso
equilibrato e durevole e di una rivitalizzazione economica e sociale della
vallata del Lamone”. Il progetto Paslamone finanziato dall’UE dalla Regione i
tre Comuni per “i piani di tutela e di gestione dell’acqua in applicazione alle
legislazioni europee, regionale e provinciale, in vista degli obiettivi futuri”
è risultato un progetto inutile un ennesimo faldone di carta nei cassetti dei
tre Comuni.
La Provincia di Ravenna insieme alla Regione
Emilia-Romagna e al Comune di Brisighella con il programma 2007-2013 ha
realizzato, il progetto sulla strutturazione di una nuova offerta turistica
nelle aree Italiane e Slovene caratterizzate da elementi naturalistici lo
“Slow tourism”, che intende legare i territori coinvolti al turismo lento e
di qualità nell’Alto Adriatico, quale bacino potenziale di offerta, avente
caratteristiche di unicità nel panorama internazionale. A tal fine, ha
previsto la Realizzazione di linee guida finalizzate a strutturare il prodotto
turistico integrato con riferimento ai segmenti turistici esistenti e
potenziali nell’area (turismo fluviale e lungo i corsi d’acqua, cicloturismo,
ecc.). costo 750.000 euro. Nell'ambito di tale azione, nel territorio ravennate
si prevede la realizzazione di uno stralcio ciclo-pedonale sul fiume Savio in
località Castiglione; realizzazione di un guado sul fiume Lamone
in località Moreda (€. 105.000); ripristino degli attracchi per piccole
imbarcazioni e recupero ambientale dell’isola degli “Spinaroni” in Pialassa
Baiona; costo 300.000 euro. Nella realtà pratica nel caso di
Brisighella ha realizzato un guado invece di fare la manutenzione straordinaria
di un ponte in cavi detto a “dondolo” del 1920 utilizzato dai pedoni per
passeggiate panoramiche di Brisighella e lontana dai fumi delle strade ma un
guado che serve solo per i “fuori strada” mentre parlano tanto di “ambiente
pulito”, lavoro inutile per l’ambiente e per i residenti.
Nella realtà sono stati buttati nel fiume Lamone
oltre 2.000.000 euro per studi e abbiamo un fiume Lamone senz’acqua (si
attraversa a piedi vedi le manifestazioni a Faenza) perché
chi di dovere la Regione Emilia-Romagna non ha regolamentato l’uso
dell’acqua. Il consigliere provinciale Ravenna Vincenzo
Galassini PDL
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