Ora non è più solo l’opposizione del PDL a dirlo:
persino il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, il sindaco di Forlì, e
quello di Cesena, tutti PD, ovvero dello stesso colore politico dei sindaci di
Ravenna, Faenza e Cervia nonché del Presidente di Ravenna Holding, hanno
chiesto di bloccare la seduta dell’assemblea straordinaria degli azionisti di
Start Romagna che dovrebbe varare l’aumento di capitale con l’ingresso della
Regione Emilia Romagna nella compagine sociale ma soprattutto con l’acquisto di
un ramo secco di TPER che finirebbe col peggiorare i già disastrosi conti della
società di trasporto pubblico romagnola. Dopo la nostra denuncia dei giorni
scorsi anziché ottenere rassicurazioni sono piuttosto aumentate le nostre
preoccupazioni. In sede di commissione bilancio del Comune di Ravenna infatti
il Presidente di Start Romagna ha fatto le seguenti incredibili affermazioni:
1)
Se
Start Romagna ha chiuso il bilancio con quasi tre milioni di disavanzo è
normale perché le altre società del trasporto pubblico in Italia stanno peggio!
2)
Nonostante
il disavanzo è normale che vengano comunque dati i premi di produzione a dirigenti
e dipendenti!
3)
Nonostante
il disavanzo non vi è alcuna necessità di varare contratti di solidarietà (come
se l’azienda fosse florida!)
4)
Nonostante
l’attuale squilibrio fra i contratti in vigore con i lavoratori delle vecchie
società che si sono fuse in start Romagna quando la contrattazione verrà
uniformata non ci saranno aggravi elevati per l’azienda (cosa smentita da
qualunque statistica e soprattutto dalla storia recente!)
Per di più bisogna ricordare che il dirigente di
TPER, una volta varato l’aumento di capitale diventerà dipendente di Start e
costerà all’azienda più di quanto le costi l’attuale direttore generale alle
cui dipendenze stanno 971 lavoratori; come è possibile che tutto questo non
rappresenti uno scandalo per l’azienda? Lo ripetiamo: si tratta di
un’operazione non solo inutile ma ulteriormente dannosa perché non porterà
alcun beneficio ai cittadini ma solo ulteriori buchi nel bilancio di una
società pubblica che comunque verrà ripianata sempre da denaro del
contribuente. Lo hanno capito a Forlì e a Cesena. Cos’aspettano Matteucci,
Malpezzi, Zoffoli e Pezzi a prenderne atto e a desistere da questa scellerata
operazione?
Paolo Savelli Comune di
Cervia, Alberto Ancarani Comune di Ravenna, Raffaella Ridolfi Comune di Faenza
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