venerdì 13 giugno 2014

BAZZONI: ”UN IMPEGNO DALLA REGIONE PER IL MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE”


Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza-MIC sta vivendo una fase molto controversa, perchè, se da una parte vengono alla luce grandi opportunità e riconoscimenti, come il riconoscimento UNESCO del 2011, dall'altra si vivono anche momenti di difficoltà finanziaria e di sconforto, dovuti al fatto che ad occuparsene è sostanzialmente solo una piccola città come Faenza. Questo contrasta anche con l'appassionata e competente conduzione del Museo e con la grande qualità professionale ed umana degli addetti, oltre che con le importantissime iniziative e mostre messe in campo.
E' importante che si arrivi ad una svolta che imposti gli sviluppi futuri su un binario di sicurezza in termini finanziari e di relazioni.
Per questo motivo il consigliere Bazzoni ha presentato in Regione la risoluzione che alleghiamo, per chiedere un impegno importante della Regione, che può concretizzarsi con l'entrata nella compagine sociale della Fondazione cui fa capo il Museo e con la destinazione di un contributo fisso annuale.

RISOLUZIONE
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna,

premesso
Che il Museo internazionale delle Ceramiche-MIC di Faenza è sede della più importante, numerosa e completa esposizione ceramica del mondo, oltre a contenere la più fornita ed importante biblioteca sulla ceramica mondiale;
Che il Museo svolge inoltre un’importante funzione di supporto agli studi di operatori e musei di ogni parte del mondo ed organizza mostre d’arte moderna e contemporanea, come la recente retrospettiva dedicata ad Arturo Martini, il più grande scultore italiano del ‘900.
La ceramica ha accompagnato lo sviluppo della civiltà umana dagli albori ai giorni nostri e nel MIC è rappresentato soprattutto un arco temporale che va dal medioevo fino alle opere di grandi maestri contemporanei come Picasso, Bay, Ontani, Leoncillo, Fontana, Paladino e decine di altri di pari valore artistico e di mercato.
Faenza deve la sua fortuna al grande sviluppo che ebbe la sua maiolica fin dal medioevo e rinascimento, tanto che le grandi corti italiane ed europee allestivano i banchetti con stoviglie faentine, fino ad arrivare a definire universalmente la maiolica con il nome di “faience”, tuttora usato.
Nel ‘700 grazie alla contaminazione con la ceramica cinese venne creato lo stile “garofano” che ha finito per rappresentare a livello di massa la produzione faentina, più che gli stili tradizionali rinascimentali come: il “palmetta persiana”, la “Pavona” la “Foglia di vite” il “Melograno” i “Bianchi di Faenza” ed altri ancora.
Grazie alla grande tradizione e fama nel mondo intero ed all’intuizione del grande Gaetano Ballardini nel 1908 venne fondato il MIC e nel 1916 l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica (ora Liceo Artistico), con uno sbraccio, fin da subito, internazionale, rappresentato dalle migliaia di studenti e studiosi che, dai 5 continenti sono venuti a Faenza;
VISTO
Che nel 2011 il MIC ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di essere inserito nei “Monumenti e Siti Patrimonio dell’UNESCO” in quanto: “espressione dell’arte ceramica nel mondo”;
Che la LR 24 agosto 1976 n°38 (su impulso dell’allora Sindaco Lombardi) riconosceva l’importante funzione del MIC come “Museo di Ente Locale” e stabiliva opportuno destinare un contributo alla sua gestione. Il contributo era di Lire 50.000.000 all’anno, corrispondenti all’incirca a € 250.000,00 odierni;
Che da allora la natura del Museo è cambiata, in quanto è stata creata una Fondazione che vede presenti gli Enti Locali, ma anche le Fondazioni Bancarie ed altri enti pubblici e privati, ma soprattutto si sono sviluppate molto le attività del MIC e sono venute alla luce enormi potenzialità, non solo in campo artistico e culturale, ma anche turistico ed economico;
Che, anche sulla presenza ed attività del MIC, si basa la grande rincorsa per “Ravenna capitale della Cultura Europea 2019);
CONSIDERATO
Che la Legge 38 è ormai superata ed è giusto rivederla oppure abolirla, ma la Regione può, con lo stesso atto, entrare socia della Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e stabilire un contributo annuo alla gestione di un importo corrispondente alla rivalutazione monetaria di 40 anni, oltre ad un raccordo più stretto con tutti gli enti regionali come l’IBC, l’APT, l’ERVET ed altri con cui la Regione è in rapporti;

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
-Ad assumere un’iniziativa legislativa urgente per abrogare la LR 38/1976,
-riformulare un testo che colga la nuova situazione,
-riconoscere il valore fondamentale per L’Emilia-Romagna del MIC,
-stabilire l’ingresso della Regione nella compagine sociale della Fondazione,
-determinare un contributo sostanziale alla gestione del Museo di un importo almeno pari a quanto       già riconosciuto nel 1976,
-individuare le sinergie necessarie a valorizzare questo importante “giacimento culturale”,
-prevedere già nell’assestamento di bilancio le opportune variazioni relative al secondo semestre  dell’anno. Gianguido Bazzoni

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