Questa mattina l’assessore
provinciale Valgimigli ha comunicato ai consiglieri provinciali, in
commissione, lo stato dei danni alla strada provinciale 302 “Brisighellese”
provocati dal nubifragio del maggio scorso . I danni alla strada provinciale
sono diversi il più grave quelli al chilometro 90 – Chiesa di Quartolo- dove i
lavori fortunatamente sono già iniziati per una spesa di 313.000 euro affidati
alla ditta SEM di Forlì, i fondi sono stati trovati per ora all’interno del
bilancio della Provincia quelli per le emergenze, ma così finiti. Il nubifragio
ha divelto la scarpata creando seri problemi alla sicurezza della strada, che esiste ancora fino al termine dei lavori per
insicurezze in caso di altre piogge, la
zona è però monitorata in continuazione per l’eventuale chiusura. I lavori
consistono nel ricostruire la scarpata in terra, nel rispetto del nome di
legge, il tutto reso possibile dalla Curia di Faenza che a messo a disposizione
lo spazio per il cantiere. La durate dei lavori assicura l’ing. Natali della
Provincia sarà di 60-70 giorni.
Altri lavori necessari alla strada sono nella
zona vicino al passaggio a livello per una spesa di circa 50mila e altri 50mila a Marzeno nella strada Madiglianese
per i danni alla scarpata a valle per un dislivello di 2-3 metri per
questi mancano i finanziamento. I fondi
per entrambi gli interventi sono stati richiesti alla Regione Emilia-Romagna. La
spesa complessiva compresa Iva è di 413.000. Alla mia richiesta d’intervenire
nella strada comunale del Molino del Rosso, per la quale esiste l’impegno della
Provincia, d’intervenire, per i danni subita dalla chiusura della strada
provinciale causati dalla chiusura di Pontelungo, l’assessore afferma che si
vedrà se alla chiusura dei lavori contabili di “pontelungo” sono rimasti fondi
per intervenire, la strada è quasi intransitabile anche il super utilizzo con
il nubifragio.
Per il settore agricoltura ha riferito il dott.
Venturi ha evidenziato che nella zona colpita di circa 3.250-3.300 ettari, in
circa due ore sono caduti dai 200 ai
240 mm. di acqua, un vero nubifragio, i danni sono divisi per le zone agricole
e le abitazioni ed è in corso il censimento dei danni. L’intervento per
l’agricoltura sarà coperto, per chi ha stipulate le assicurazioni, dalle assicurazioni stesse
perché negli ultimi anni sono stati ridotti se non eliminati i fondi pubblici
per l’indennizzo dei danni che sono stati dirottati nei confronti delle polizze
assicurative, ma purtroppo tanti non le utilizzano; per gli altri si vedrà se
esiste la possibilità di fondi nelle legge nazionali ed europea, come si è
fatto per la “nevona” di due anni fa, che in minima parte in liquidazione nella Provincia di Forli. Per le abitazioni
civili, laboratori, le auto forse ci saranno, se si trovano i fondi a livelli
nazionali ma certo esistono grosse difficoltà. Diversi Istituto di credito
hanno stanziato fondi per il credito agevolato. I danni che il fiume Lamone ha
arrecato alle sponde sono di difficile soluzioni per il modo d’intervento e le
esigenze delle varie anime ambientali.
La Provincia ha dato atto
che per tutti gli interventi si sono mobilitati gli addetti della zona di
Faenza, Lugo e Ravenna, ne prendo atto e mi felicito con tutti e auspico che i lavori rispettano i tempi
concordati, per il finanziamento immediatamente reperibile come Forza Italia
abbiamo fatto una proposta che sarà esaminata al prossimo consiglio provinciale
del 24 giugno p.v. Vincenzo Galassini gruppo Forza Italia Provincia di Ravenna.
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