"Magistratura
incontrollabile. E impunita". Un duro sfogo, quello di Silvio Berlusconi, ascoltato come
testimone a Napoli sulla tentata estorsione dell'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola ai danni di
Impregilo. Uno sfogo che, stando alle indiscrezioni, è stato
"stuzzicato" dalla presidente di corte, Giovanna Ceppaluni. In
partiicolare da una domanda, quella in cui ha insistito chiedendo al Cavaliere
perché lui, all'epoca capo del governo italiano, accettasse di offrire a Massimo Ponzellini, ex
amministratore di Impregilo, informazioni importanti solo sulla base di una
richiesta piovuta da Lavitola. Su questa insistenza Berlusconi ha sbottato. E
ora, lo sfogo, gli può costare caro. Dopo il diverbio in Aula, le toghe
sfruttano l'occasione per riportare Silvio Berlusconi alla sbarra. La procura
di Napoli infatti valuterà lunedì, avendo ricevuto per quel giorno la
trascrizione completa dei verbali di udienza del processo a carico di Valter
Lavitola in cui ieri l’ex premier ha testimoniato, se aprire un procedimento a
carico di Silvio Berlusconi su un’ipotesi di reato di oltraggio a magistrato,
dopo lo scambio di battute con il presidente della sesta corte penale Giovanna
Ceppaluni.
Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Mpresidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Milano, e non quella di Napoli che potrà invece valutare autonomamente se con quella frase l'ex premier abbia commesso il reato di oltraggio alla corte (ipotesi piuttosto improbabile, ma che se fosse riscontrata si tradurrebbe in un nuovo fascicolo e in un nuovo possibile processo nei suoi confronti). A Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro. Così i giudici di milano hanno già fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio".
Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Mpresidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Milano, e non quella di Napoli che potrà invece valutare autonomamente se con quella frase l'ex premier abbia commesso il reato di oltraggio alla corte (ipotesi piuttosto improbabile, ma che se fosse riscontrata si tradurrebbe in un nuovo fascicolo e in un nuovo possibile processo nei suoi confronti). A Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro. Così i giudici di milano hanno già fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio".
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