Ridolfi (FI): "L’assessore ed i tecnici del settore territorio si
rimettano al lavoro"
“Il Rue, il 'Regolamento
urbanistico edilizio' di Faenza schiaffeggiato dagli ordini dei professionisti:
la Giunta proporrà al Consiglio comunale un documento rattoppato e confida
nella sua acritica maggioranza”. Lo ha detto oggi pomeriggio la consigliera di
Forza Italia, Raffaella Ridolfi, nel corso di una conferenza stampa sul Piano
regolatore di Faenza che sta compiendo i suoi passi per l'approvazione. Forza
Italia chiede così a sindaco e giunta di ritirare il Rue dall’Ordine del giorno
del Consiglio del 14 luglio perché, secondo la consigliera azzurra, “il
documento che verrà votato è frutto di arroganza elettorale, uno strumento
urbanistico tecnicamente bocciato da tutti gli ordini professionali perchè
inadeguato”. “L’amministrazione comunale e gli uffici del Territorio -continua
la Ridolfi- per due anni sono stati sordi al malcontento dei tecnici sulla
stesura del Rue, fino a quando due mesi fa hanno ricevuto la bocciatura
attraverso una valanga di relazioni contrarie dagli Ordini di ingegneri e
architetti e dal Consiglio dei geometri. L'amministrazione non ha alcun
imbarazzo a presentare un documento bocciato dai tecnici. Il caso Rue -continua
la Ridolfi- è una sonora sconfitta per Malpezzi, che ne esce con le ossa rotte
ma costringerà la maggioranza alla sua approvazione; meglio -conclude la
consigliera- che il sindaco, l’assessore ed i tecnici del settore territorio si
rimettano al lavoro e all’ascolto dei tecnici del Tavolo di confronto e della
Cqap, la Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio”.
Intanto parlano alcuni dei
tecnici che hanno preso parte al Tavolo di confronto dei tecnici con il Comune
ei professionisti che fanno parte proprio della commissione per la qualità
architettonica (il Cqap) che avrebbero potuto fermare il Rue sul nascere:
“Lunedì -raccontano - il Rue approderà in Consiglio Comunale per la delibera
del regolamento che disegnerà il futuro di Faenza (l'ultimo risale al 1996 ed ha contato sino ad ora circa 80 varianti,
ndr); vista la indisponibilità alle istanze di modifiche al documento dai
rispettivi ordini professionali ci è stato chiesto di votare in modo contrario
o al massimo di astenersi; c'è chi si è adeguato e chi invece ha ritenuto di
non affossare il lavoro di due anni cercando del buono anche in un regolamento
oggettivamente deficitario e che potrebbe comunque trovare alcune modifiche nei
passaggi successivi prima della sua approvazione definitiva prevista per il
2015, a fine del primo mandato di Malpezzi”.
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