lunedì 14 luglio 2014

PALMIZIO: “FORZA ITALIA SENZA GUIDA MA STAVOLTA FAREMO LE PRIMARIE”


«Primarie o congressi per rinnovare il partito. In Forza Italia manca una linea politica». In un’intervista rilasciata a La Stefani, Massimo Palmizio, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, parla del suo partito, del post Errani, di matrimoni gay e altro. E sul “rottamatore” Bignami dice: «E’ più vecchio di me».
Cosa pensa dei rottamatori di Forza Italia, capitanati da Bignami? «Più che di rottamatori, parliamo di persone che predicano un rinnovamento della classe dirigente, Ma il cambiamento dovrebbe essere una prerogativa di chi si è occupato di politica per poco tempo e credo che come anzianità di servizio politico Bignami sia più vecchio di me. Ad ogni modo, è giusto rinnovare. Bisogna decidere lo strumento. C’è un dibattito in tutto il partito se optare per le primarie o i congressi. Penso che l’ufficio di presidenza deciderà entro il mese di luglio. Io propongo di farli entrambi, dando un peso diverso ai congressi, in quanto ci sono gli iscritti che hanno anche messo la faccia e investito nel movimento, rispetto alle primarie, dove chi vi partecipa spende senza impegno un paio di euro, firma una lettera di intenti e basta».
Forza italia, tuttavia, non ha una propria segreteria. A Bologna quando sorgerà? «Ho nominato il sindaco di Sant’Agata bolognese, Giuseppe Vicinelli, come responsabile per il percorso di attivazione della città metropolitana. Questo è il primo passo, consapevole che Vicinelli lavorerà bene, per nominarlo in seguito coordinatore di Bologna, insieme a me».
Per il post Errani come vi organizzerete? «Intendiamo fare le primarie di coalizione. L’esperienza piemontese ci insegna che andare divisi significa regalare la regione all’avversario. Quindi, troveremo dei nomi che tasteremo con le primarie. Io auspico che la coalizione sia costituita da noi, Fratelli d’Italia, Ncd e Lega Nord».
Passa Istituzione Scuola grazie all’alleanza, definita “anomala”, tra Pd, Forza Italia e Lega Nord. Crede che su altri temi convergeranno in futuro? «Io non ho condiviso la scelta di votare contro, ad eccezione di un consigliere (Daniele Carella, ndr), e non ho ben capito perchè lo abbiamo fatto. Nel momento in cui si punta a stabilizzare il precariato, anche se non è chiaro se il contratto che verrà fatto sarà comunale o quello standard della scuola, credo sia positivo. Il fatto poi che Sel e i sindacati di base si siano opposti, mi aveva fatto pensare fosse opportuno votassimo a favore anche noi. Ad ogni modo, nel momento in cui una forza di maggioranza vota contro e quella di opposizione a favore è evidente ci sia un piccolo problema».
Berlusconi ha manifestato un’apertura nei confronti delle coppie gay. Cosa ne pensa?
«Il Cavaliere non ha mai avuto problemi su questi temi né mai ha dato indicazioni al partito su come votare. Sono stati depositati dei ddl, uno anche a mia firma, su diritti civili delle coppie omosessuali. L’unico problema che creerà dibattito è il tema delle adozioni. Io penso sia opportuno discutere del tema globalmente, con una legge condivisa, magari combattuta in Parlamento, ma definitiva».
Il suo rapporto con Dell’Utri? «Vado tutte le settimane a trovarlo. Non posso parlare con lui di problemi legati alla giustizia, considerando come lo trattano. Ha avuto finalmente altri libri, ma per lui non sono mai abbastanza. Ho anche visitato l’area in cui può svagare, lunga 15 metri e larga 7, con mura di quasi 5. Tristissimo. Tuttavia, fisicamente sta benissimo».

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