Non c'è pace per la raccolta dei rifiuti a Ravenna. Come era abbastanza
prevedibile il raggruppamento di cooperative romagnole, guidato dalla ravennate
Ciclat, ha rifiutato la proposta di Hera di subentrare nell'appalto per la
raccolta dei rifiuti in provincia di Ravenna dopo la risoluzione contrattuale
consensuale tra la multiutility e Ambiente 2.0 che aveva vinto il primo bando
di gara, entrando in servizio effettivo il 16 aprile scorso. Va ricordato
- per dovere di cronaca - che il codice degli appalti prevede che in caso di
risoluzione contrattuale la stazione appaltante possa proporre il subentro ai
secondi classificati ma alle condizioni di aggiudicazione dei primi. Stando così
le cose, evidentemente Ciclat e coop consorelle hanno risposto picche
all'offerta. Il ribasso di Ambiente 2.0 era considerato fuori mercato prima e
tale per loro evidentemente resta. Ambiente 2.0 aveva vinto con un ribasso
del 14 per cento, Ciclat aveva proposto in sede di gara il 7.
E ora? Al momento si sa solo che, secondo la procedura consensuale di
risoluzione del contratto, Ambiente 2.0 deve garantire la raccolta fino al
subentro del nuovo fornitore. Ma quando avverrà questo subentro e come?
Resta da capire, in sostanza, se Ciclat e cooperative collegate hanno
ingaggiato un braccio di ferro per alzare il prezzo, costringendo Hera alla
capitolazione, oppure se Hera vorrà e potrà tenere duro e deciderà piuttosto
che cedere di indire un nuovo appalto, procedura che però richiede tempo,
parecchio tempo. E qui di tempo ce n'è poco, anche perchè le elezioni incombono
e nessuno vuole perdere voti per colpa di una cattiva raccolta dei rifiuti.
Non si escludono quindi a breve nuovi incontri e nuovi colpi di scena.
E forse un accordo
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