Dunque, dunque, dunque…
questa storia della guardia
medica pediatrica mi ha mandato in confusione. Le cose
sono due: o mi sono persa per strada, oppure qualcuno sta facendo il gioco
delle parti. Da una dà e promette – la guardia medica pediatrica, appunto – e
dall’altra toglie, non solo quella, ma l’intero servizi notturno. Ho letto di
sindaci e politici vari, inclusa
l’Ausl Romagna, che si sono prodigati a farci sapere che la
guardia medica pediatrica è un progetto realizzabile, che sarà preso in
considerazione. Qui sul piano locale si sta lavorando per accontentare i genitori (migliaia)
che hanno chiesto l’introduzione con diverse
petizioni in tutte le principali città della Romagna.
Bene, mi sono detta, l’unione fa la forza. Sono andata a dormire quasi
tranquilla, pensando che di qui a poco le estenuanti file al pronto soccorso
sarebbero state solo un ricordo. Ma i risvegli, si sa, non sono quasi mai come
te li aspetti: la bozza di rinnovo della Convenzione con i medici di base e i pediatri
di famiglia, infatti, a livello nazionale, prevede l’abolizione del servizio di
Guardia medica notturna. Dell’intero servizio. Altro che pediatrico. Nemmeno
quello per gli adulti potrebbe essere più previsto. Non a caso i camici
bianchi, due giorni fa, sono scesi in piazza (a Montecitorio, proprio davanti
al Parlamento) per protestare contro la riduzione del periodo di assistenza
territoriale che passerebbe da 24 ore su 24 a 16. Quindi, come fai a
promettere ai genitori di potenziare il servizio, se non hai le risorse per
mantenere quello notturno? E dunque, cari genitori, di che stiamo
parlando? Non so voi, ma
io mi sento presa un po’ in giro.guardia medica
pediatrica Viviana Cippone
- Viviana Cippone è giornalista professionista e due volte mamma. Ha fondato
Romagnamamma.it nel 2012. Per contattarla viviana@romagnamamma.it.
Nessun commento:
Posta un commento