lunedì 8 agosto 2016

IL MONDO E’ MINACCIATO DALL’ISIS, MA RENZI VA 6 GIORNI A RIO

Fuori c’è la guerra ed è come danzare sulla paura. Gli aerei americani decollano dalla nave d’assalto anfibia Uss Wasp e su Sirte, roccaforte libica dell’Isis, e bombardano. Si andrà avanti almeno per un mese. I prossimi raid potrebbero partire da Sigonella o da altri base italiane. Non saremo più spettatori. L’equilibrio, ovunque, è un miraggio. L’Isis ha portato la guerra nelle città, nella vita quotidiana, dove mangi, fai festa, riempì la busta della spesa, passeggi, respiri. Le certezze geopolitiche sono finite, il caso Turchia tiene in allarme tutti, conErdogan che intanto bestemmia contro Roma. Ecco, la Rio a cinque cerchi, sotto un governo brasiliano senza più autorità e dignità, prega che il mondo davvero resti fuori. In questa terra de bagunça, questa terra del caos, è arrivato sorridente Matteo Renzi, con moglie e figli. Non dite che è una vacanza, ma ci assomiglia. È il primo viaggio con il suo nuovo aereo in stileAir Force One. Come Obama, solo che qui Obama non c’è e non ci sarà. Manda John Kerry, segretario di Stato come rappresentanza. L’equivalente italiano, Paolo Gentiloni, deve averci provato, ma Matteo gli avrà detto: scordatelo. Eccolo qui, allora. Ma questi sei giorni di Renzi a Rio stanno diventando un po’ un caso. È l’unico premier che ha staccato in una situazione così delicata. E l’immagine è di chi non ha voluto perdersi l’occasione di un viaggio organizzato con famiglia alle olimpiadi. Con l’aereo nuovo, per farsi i selfie con le medaglie d’oro, per portare fortuna, per lasciarsi alle spalle la noia politica di Roma.

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