martedì 30 agosto 2016

LA COLPEVOLIZZAZIONE GLOBALE NON RISPARMIA IL TERREMOTO

A proposito del terremoto di qualche giorno fa, una mia carissima amica m'ha fatto avere un intervento firmato che imperversa su internet. Il sisma è stato sentito distintamente da Rimini a Napoli. Ci sono morti e feriti, mentre il sito online della cosiddetta "protezione civile" è inaccessibile. Lo stesso ente, però, aveva già acquistato i moduli abitativi. Preveggenza o calcolo degli effetti collaterali di qualche azione bellica sperimentale e non convenzionale? C'entra forse qualcosa il programma segreto di aerosolchemioterapia bellica che la Nato - previo indottrinamento degli esperti civili - manda m onda dal 2002, a base di irrorazioni aeree di alluminio e bario che rendono l'aria maggiormente elettronconduttiva, in modo da consentire alle onde elf di colpire le faglie sismiche attive? Scie belliche e sciami sismici: un connubio militare devastante. C'è stato un boato, singolare coincidenza, alla stessa ora nel cuore della notte, come a L'Aquila il 6 aprile 2009, proprio come una bomba". Fautore della nota, Gianni Lannes, insomma dunque che questi terremoti, lungi dall'essere "naturali", siano "militarmente provocati". Ora, io non escludo dietrologie e complotto di un paese ormai ridotto (dopo tre governi non democraticamente eletti) a espressione geografica, però il passaggio dal campo politico-finanziario a quello militare mi sembra francamente eccessivo. Resta che queste ipotesi, più o meno fantapolitiche, sono rivelatrici di quella mentalità da "colpevolizzazione globale" secondo cui, qualunque cosa capiti, dietro c'è sempre qualcuno. In un rapporto causa-effetto cosi rozzamente positivista che (solo per fare l'esempio più comico) se la temperatura del pianeta sale la colpa è dell’uomo. Uomo



ridotto a grande vecchio criminale per cui, se la specie umana si estinguesse, per il pianeta sarebbe meglio. Che è l'idea dominante e ossessiva, anche se inconfessabile, di Greenpeace e compagni.

Ma anche di tanti pseudo-scienziati che su queste teorie fondate su dati sistematicamente falsi (come denunciano scienziati ben più autorevoli di loro, ultimo il premio Nobel Carlo Rubbia) ci marciano.

Poiché tutti, tranne loro, sanno che il nostro pianeta ha attraversato, in milioni d'anni, fasi di glaciazione e riscaldamento globale del tutto indipendenti da noi. Loro, gli eco-terroristi d'una scienza giocattelo preoccupata solo di lucrare cattedre e fama sull'emergenza del global warming.

Perché il problema, per questi, non è ragionare sulle cose o guardare i fatti, il problema è individuale il colpevole da additare a un pubblico sempre più incerto e smarrito. Vedi anche la setta nefasta dei Vegani, pronti a sostenere (senza scompisciarsi dalle risate) che, se le cose vanno male e l'umanità continua pervicacemente a morire, è perche reprobi e infedeli si ostinano a mangiar bistecche. In un delirio totemico, da età della pietra, che reintroduce quei tabù alimentari da cui Cristo ci aveva liberato una volta per sempre. 'Non ciò che viene da fuori vi corrompe (il cibo, ndr), ma ciò che avete dentro"  Non le costine di maiale insomma, ma il cervello bacato di paranoici ossessivi e omicidi tali quali l'Isis, coi loro tabù sulla carne di maiale. E se invece (almeno per quanto riguarda i terremoti), piuttosto che accusare la NATO ce la prendessimo, come saggiamente facevano i nostri padri, direttamente con Dio. Non credete che ne guadagneremmo in salute fisica e mentale? Bruno Sacchini

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