Da noi usano la tecnica
della “rana bollita”, poco alla volta, piano piano, dandoci il tempo di
abituarci alla piccola novità che, però, insieme a mille altre piccole novità
hanno stravolto la nostra vita senza strappi, e noi nemmeno ricordiamo più cosa
significhi essere liberi.
Così, ad esempio, mentre
resiste il mantra della buona
sanità lombarda, ormai paghi ticket che costano come la visita e se
vuoi farla (la visita) prima di andare in metastasi te la paghi pure,
nonostante hai già pagato il costo del servizio sanitario nazionale con la
tassazione del tuo reddito. Ma a questo ci siamo abituati poco alla volta ed ora è normale.
Oppure, sempre per
esempio, quando qualcuno dell’Agenzia delle Entrate viene nella tua azienda e
dice che non hai pagato qualcosa in base ad una legge le cui norme applicative
sono state ribaltate già tre volte dal TAR, e (l’Agenzia delle entrate) nemmeno
si preoccupa di notificarti cosa ha riscontrato a riprova della contestazione.
E così sta a te dimostrare che non hai evaso nulla pagando un professionista
per arrampicarsi sul muro delle norme per vedere se in cima c’è qualcosa a tuo
favore, altrimenti patteggierà qualcosa convincendoti che è il male minore. Anche questo è il nuovo normale.
E ancora, per fare altri
esempi, la politica . C’è l’abitudine a cambiare governo, primo ministro e
maggioranze senza che nessuno li abbia mai votati. La prima volta era per una
questione di emergenza, la seconda perché è andata bene la prima.. la terza
invece.. boh… perché ancora stiamo qui a contarle? Ormai anche questa prassi è il nuovo normale.
Poi c’è il comune che disattende la legge che dispone che si può imporre il
pagamento del parcheggio ma che bisogna prevedere anche un adeguato numero di
parcheggi liberi e che non può essere a pagamento un parcheggio che occupa la
sede stradale, o ancora che il mancato pagamento del parcheggio non dà
luogo ad una sanzione ma al recupero del dovuto come qualsiasi mancato
pagamento di un servizio (che non è una infrazione a nessun codice).
Ma anche questo è diventato
normale
e così accettiamo parcheggi a pagamento anche nelle periferie, in mancata
dell’alternativa libera, che occupano la sede stradale e paghiamo le multe
indebite quando ce le fanno.
Accettiamo l’invasione
della nostra privacy senza aver commesso alcun reato, a scopo preventivo
(dicono loro), accettiamo l’impunita dei magistrati che sbagliano, perché se
pagano dopo non sono più sereni nel giudizio, così togliamo la serenità a circa
10.000 persone in galera in attesa del giudizio di primo grado con l’enormità
di carcerazioni preventive, condanne e reclusioni poi dimostratesi infondate
(fare semplice ricerca internet per inorridire). E anche questo è diventato normale.
È normale che i politici indicano
referendum e poi li disattendano senza che nessuno obietti nulla.
È normale
che il derubato subisca una causa per
risarcimento dai familiari del ladro che si è introdotto nella sua proprietà
perché il suo cane l’ha morso. O come quell’altro che dopo 12 furti ha sparato,
il complice non ha portato il ferito in ospedale per ovvie ragioni, il ladro è
morto e lui è accusato di omicidio di primo grado perché pare il morto sia
stato colpito alle spalle.
Dei 12 furti subiti e
della protezione che lo stato promette senza dare invece non se ne fa nulla. Ma è normale così.
Gli italiani meritano
tutto questo perché sono colpevoli di collusione e se non sono collusi sono colpevoli di ignavia.
Rinunciatari, furbi,
cercano il vantaggio individuale a spese del prossimo, pure quando il prossimo
e suo padre, sua moglie, suo figlio.
Accattoni, vigliacchi,
sanno di godere del
l’impunita e non solo legale e giudiziaria ma anche e
soprattutto morale. Popolo che deve soccombere, “Darwin deve fare il suo corso”.
Purtroppo l’onere di
sopprimere la nostra cultura non l’ha la Svizzera o la Germania, ma il nord Africa.
Siamo sempre stati così,
lo saremo sempre, chi non sente di appartenere culturalmente, civilmente e
moralmente a tutto questo se ne vada,
l’Italia tale è, è tale resterà.
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