Dalle 100mila vittime di
Reggio Calabria e Messina fino al dolore dell'Aquila e alle tre giornate di
Modena e Ferrara passando per il Belice, il Friuli e l'Irpinia, - Dal terremoto
di Messina e Reggio Calabria, fino a
quello dell’Emilia
del 2012, passando per il sisma che ha distrutto L’Aquila nel 2009, ecco gli
eventi sismici più gravi avvenuti in Italia a partire dal 1908.
1 - 28 dicembre 1908 – La sciagura più
grave: 100mila morti
Un terremoto di magnitudo 7,2 rade al suolo Reggio Calabria e Messina e tutti i villaggi nell’area, causando quasi 100mila morti. Si tratta della più grave sciagura naturale in Italia per numero di vittime e per intensità sismica.
Un terremoto di magnitudo 7,2 rade al suolo Reggio Calabria e Messina e tutti i villaggi nell’area, causando quasi 100mila morti. Si tratta della più grave sciagura naturale in Italia per numero di vittime e per intensità sismica.
2 - 13 gennaio 1915 – La Marsica
Un sisma di magnitudo
6,8 distrugge Avezzano
e tutto il territorio della Marsica.
I morti sono circa 30mila.
3 - 26 aprile 1917 – Perugia e Arezzo Umbria e Toscana
sono colpite da un terremoto di magnitudo 5,8. Distrutte Monterchi, Citerna e Sansepolcro, in provincia
di Perugia
e Arezzo.
Danni a tutti i centri urbani dell’alta valle del Tevere. Tra i 30 ed i 40
morti.
4 - 26 aprile 1917 –
Perugia e Arezzo
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Umbria e Toscana sono colpite da un terremoto di magnitudo 5,8. Distrutte Monterchi, Citerna e Sansepolcro, in provincia di Perugia e Arezzo. Danni a tutti i centri urbani dell’alta valle del Tevere. Tra i 30 ed i 40 morti.
5 - 23 luglio 1930 –
L’Irpinia
Terremoto di magnitudo 6,7 in Irpinia, in Campania: 1.425 morti.
Terremoto di magnitudo 6,7 in Irpinia, in Campania: 1.425 morti.
6- 15 gennaio 1968 –
Il Belice
Nella Valle del Belice, in Sicilia, vengono rasi al suolo da un terremoto di magnitudo 6,1 Gibellina, Poggioreale, Salaparuta in provincia di Trapani, e Montevago in provincia di Agrigento. Le vittime accertate sono 231.
Nella Valle del Belice, in Sicilia, vengono rasi al suolo da un terremoto di magnitudo 6,1 Gibellina, Poggioreale, Salaparuta in provincia di Trapani, e Montevago in provincia di Agrigento. Le vittime accertate sono 231.
7 - febbraio 1971 –
Tuscania
Nel Lazio la cittadina di Tuscania viene semidistrutta da un terremoto di magnitudo 4,5. 31 i morti.
Nel Lazio la cittadina di Tuscania viene semidistrutta da un terremoto di magnitudo 4,5. 31 i morti.
8 - 6 maggio 1976 – Il Friuli
Alle 21 un terremoto di magnitudo 6,1 nel Friuli provoca circa 1000 vittime. La zona più colpita è quella a nord di Udine. Ulteriori scosse l’11 e 15 settembre.
Alle 21 un terremoto di magnitudo 6,1 nel Friuli provoca circa 1000 vittime. La zona più colpita è quella a nord di Udine. Ulteriori scosse l’11 e 15 settembre.
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9 - 19 settembre 1979
– Umbria e Marche
Un terremoto di magnitudo 5,9 colpisce la Valnerina, provocando gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe, tra Umbria e Marche. Danni a Rieti ma anche a Roma, dove subiscono lesioni il Colosseo, l’Arco di Costantino e la Colonna Antonina. Cinque i morti.
Un terremoto di magnitudo 5,9 colpisce la Valnerina, provocando gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe, tra Umbria e Marche. Danni a Rieti ma anche a Roma, dove subiscono lesioni il Colosseo, l’Arco di Costantino e la Colonna Antonina. Cinque i morti.
10 - 23 novembre 1980
– L’Irpinia
Alle 19,38 l’Irpinia viene sconvolta per 90 secondi da un terremoto di magnitudo 6,5. Colpita un’area di 17 mila km quadrati tra Campania e Basilicata. I morti sono 2.914.
Alle 19,38 l’Irpinia viene sconvolta per 90 secondi da un terremoto di magnitudo 6,5. Colpita un’area di 17 mila km quadrati tra Campania e Basilicata. I morti sono 2.914.
11 - 7 e 11 maggio
1984 – Molise, Lazio, Campania
Sisma di magnitudo 5,2 in Molise, Lazio e Campania, con epicentro a San Donato Val di Comino. 7 i morti.
Sisma di magnitudo 5,2 in Molise, Lazio e Campania, con epicentro a San Donato Val di Comino. 7 i morti.
12 - 13 dicembre 1990
– Augusta e la Val di Noto
Sisma di magnitudo 5,1 a Santa Lucia nella Sicilia sud-orientale. Gravi danni ad Augusta e Carlentini e nella Val di Noto. 16 le vittime.
Sisma di magnitudo 5,1 a Santa Lucia nella Sicilia sud-orientale. Gravi danni ad Augusta e Carlentini e nella Val di Noto. 16 le vittime.
13 - 26 settembre 1997
– Umbria e Marche
Un terremoto di magnitudo 5,6, seguito da altre forti scosse nei giorni successivi colpisce di nuovo l’Umbria e le Marche: danneggiate Assisi, Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Camerino. 11 i morti.
Un terremoto di magnitudo 5,6, seguito da altre forti scosse nei giorni successivi colpisce di nuovo l’Umbria e le Marche: danneggiate Assisi, Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Camerino. 11 i morti.
14 - 31 ottobre-2 novembre 2002 – I bambini di San
Giuliano
Terremoto di magnitudo 5,4 in Molise e Puglia. A San Giuliano di Puglia crollata una scuola dove muoiono 27 bambini. In tutto i morti sono 30.
Terremoto di magnitudo 5,4 in Molise e Puglia. A San Giuliano di Puglia crollata una scuola dove muoiono 27 bambini. In tutto i morti sono 30.
15 - 6 aprile 2009 –
L’Aquila
Alle 3,32 L’Aquila e le zone circostanti sono colpite da un sisma di magnitudo 6,3. La scossa principale è seguita da decine di repliche di assestamento. 309 morti e 23 mila edifici distrutti.
Alle 3,32 L’Aquila e le zone circostanti sono colpite da un sisma di magnitudo 6,3. La scossa principale è seguita da decine di repliche di assestamento. 309 morti e 23 mila edifici distrutti.
16 - 20 e 29 maggio, 3
giugno 2012 – Lo stillicidio dell’Emilia
Alle 4.04 un sisma di magnitudo 5,9 colpisce per venti secondi le province di Modena e Ferrara, provocando la morte di 7 persone. La scossa viene avvertita in tutto il Nord e parte del Centro Italia. Il sisma, che era stato preceduto da due forti scosse nel gennaio precedente, si ripete il 29 maggio con una magnitudo 5,8 e il 3 giugno con una nuova forte scossa da 5,1. In tutto sono sette i terremoti con magnitudo superiore a 5 e provocano complessivamente 27 morti e danni ingenti in tutta l’area.
Alle 4.04 un sisma di magnitudo 5,9 colpisce per venti secondi le province di Modena e Ferrara, provocando la morte di 7 persone. La scossa viene avvertita in tutto il Nord e parte del Centro Italia. Il sisma, che era stato preceduto da due forti scosse nel gennaio precedente, si ripete il 29 maggio con una magnitudo 5,8 e il 3 giugno con una nuova forte scossa da 5,1. In tutto sono sette i terremoti con magnitudo superiore a 5 e provocano complessivamente 27 morti e danni ingenti in tutta l’area.
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