SUL PIATTO DELL’OFFERTA BOT E CTZ PER 14,5 MILIARDI DI EURO LA DOMANDA HA TOCCATO QUOTA 27,4 MILIARDI , QUASI IL DOPPIO
E’ stata questa la risposta degli investitori alla prima asta di titoli di Stato dopo il declassamento del rating dell’Italia da parte di Standard & Poor’s. C’era una grande attesa condita da una certa preoccupazione, ma è stata spazzata via da un livello di domanda come non s’era vista nelle ultime aste di agosto e dei primi di settembre. Dagli investitori internazionali una prova di fiducia nel nostro Paese. Un esito soddisfacente, anche se nella congiuntura attuale abbiamo pagato la vicenda del rating e le turbolenze degli ultimi tempi con la crescita dei tassi di circa un punto su Bot semestrali (3,07%) e Certificati, mentre i Bot trimestrali hanno fatto segnare in controtendenza una limatura (1,8%). Un clima più sereno dunque, accompagnato da due giorni di recupero impetuoso della Borsa e confermato ieri dal progressivo restringersi dello spread tra i nostri titoli e quelli tedeschi: dal recente picco di 411 punti si è scesi a 365. E ancora va segnalato che il rendimento del Btp a 10 anni ieri ha cominciato a testare al ribasso quota 5,60%, mentre risaliva il rendimento del bund. Gli operatori parlano di tregua della speculazione e di clima di attesa. Come dimostrano i buoni flussi di acquisto provenienti da investitori professionali come fondi, banche e società di gestione del risparmio.
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