“Berlusconi fu favorito alle elezioni dalle intercettazioni Fassino – Consorte”. Questa l’assurda conclu-sione del Gip a Milano che, nonostante la richiesta d’archiviazione del pm, ha portato a Berlusconi inda-gato in maniera coatta. Secondo questi comici giudici le intercettazioni sui giornali hanno favorito Berlusconi alle elezioni del 2006. Quelle che hanno visto vincere Prodi. E ricordiamo che sul Giornale apparvero a dicembre 2005, ben 6 mesi prima delle elezioni. Un’assurdità totale. E vogliamo ricordare l’inchiesta della procura di Trani su Agcom e Santoro nella settimana prima delle regionali 2010? O il caso Noemi prima delle europee 2009? Tutte le intercettazioni sul caso Ruby prima delle comunali 2011? I casi D’Addario e Saccà non lo hanno mai penalizzato politicamente? Tutte le indagini della pro-cura milanese (spesso finite nel nulla) non hanno mai avuto impatto sui risultati elettorali?
Zelig ormai può chiudere di fronte a questi giudici che si coprono di ridicolo con tesi assurde negando l’evidenza.
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