Da residente nell'isola S. Giovanni non posso che dire: FINALMENTE! Finalmente il "fattaccio" non è avvenuto in una delle zone ormai destinate a sopportare nella più profonda indifferenza (zona stazione soprattutto, ma anche via gulli, quartiere sant'agata, etc...), ma nel pieno centro della città, dove si sperava che quantomeno la semplice presenza di tante persone scoraggiasse questo tipo di fenomeni. Chissà che non serva a portare l'attenzione di tutti (non solo degli sfortunati residenti!) su un problema ormai globale. Per noi che viviamo nelle zone "al limite", quello che è successo ieri è, soprattutto da qualche mese, l'ordine del giorno. Dopo molti mesi di relativa tranquillità (e non ho difficoltà a riconoscere che, alle ultime elezioni, io ho votato Matteucci anche alla luce della sua attenzione, e dei positivi risultati ottenuti, per la zona dei giardini Speyer), dall'inizio dell'anno siamo tornati allo status quo ante, anzi peggio. Ebbene sì, perchè se prima il problema era dato da gruppi di individui (in genere sempre gli stessi) che consideravano il giardino come luogo preferito per ubriacarsi (con conseguenti molestie, bottiglie rotte, chiasso, etc.), ora i giardini speyer sono diventati la piazza principale dello spaccio, utilizzata come base d'appoggio da gruppi di nordafricani, principalmente arrivati a Lampedusa nel corso degli sbarchi dell'inizio dell'anno (e come tali dotati di permesso di soggiorno provvisorio
rilasciato dall'attuale Governo). C'è chiasso? Forse meno di prima. Si beve? Sicuramente non ai livelli del 2008. C'è sicurezza? SICURAMENTE NO. Perchè è ovvio che quando una zona diventa una base criminale, frequentata da individui senza scrupoli e senza nulla da perdere, il degenerare è dietro l'angolo. Quindi io ho paura di uscire di casa e guardare dalla parte sbagliata, perchè non so cosa potrebbe capitarmi, e ho paura a tornare a casa A QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA SERA. Ed è normale che, in un contesto del genere, prima o poi sorgano conflitti tra bande che sfociano in scontri violenti come quello di Via Cavour. Prima la zona della stazione poneva problemi di convivenza civile, ora pone problemi di esclusivo ordine pubblico e lotta alla criminalità organizzata. Quindi servirebbero controlli tutto il giorno, tutti i giorni, non sporadicamente. Servono retate in borghese che evitino il fuggi fuggi che normalmente si verifica ad ogni controllo. E serve la precisa volontà POLITICA di agire in questo senso.Fino a quando non ci sarà la consapevolezza di questo, i bei discorsi della nostra Amministrazione resteranno, al solito, parole al vento. M. da Ravenna notizie
Ps Qualche tempo fa la giovanissima assessore, non ricordo il nome ma ce ne sono solo due, disse che era sua intenzione non accomunare immigrazione clandestina e criminalita', bene, alla luce di quanto successo e della sua grandissima esperienza: adesso l'assessore cosa risponde?
Spero che legga ed abbia il buon gusto di commentare obbiettivamente, ma forse chiedo troppo.
Alle prossime elezioni i ravennati dovrebbero riflettere su come queste due amministrazioni stanno "devastando" un piccolo paradiso di provincia.
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