PRESENTATA IN COMUNE A FAENZA E IN TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
La gravissima crisi mondiale costringe tutti gli stati a rivedere le politiche del welfare, soprattutto nei campi dell’assistenza, sanità e previdenza, dove, a fianco di giuste e sacrosante tutele, convivono anche sprechi, disfunzioni e costi da razionalizzare; In questo ambito il Governo ha deciso di chiedere alle Regioni una compartecipazione alle spese per la salute; La Regione E-R, dopo aver proclamato che avrebbe trovato soluzioni alternative, ha deciso di estendere l’applicazione dei ticket, già in vigore per tutte le prestazioni sanitarie, anche alla vendita di farmaci;La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, con delibera 1190/2011 ha assunto alcune determinazioni per l’applicazione della legge nazionale 15 luglio 2011, n° 111, individuando una fascia di cittadini esente dal ticket e tre fasce con importi differenziati in base al reddito; che per determinare le fasce viene assunto il reddito complessivo familiare, individuando 36.000 euro come limite esente e 70.000 euro e 100.000 euro come ulteriori soglie per tre livelli di ticket; ritenuto che l’utilizzo del reddito famigliare, nella delibera in questione, non sia equa perché fa ricadere i costi della manovra sanitaria prevalentemente sui nuclei familiari “regolari”, dal momento che prevede il cumulo dei redditi dei singoli componenti del nucleo familiare senza tener conto della composizione del nucleo stesso e dei figli o anziani a carico;In questo modo tutti i componenti delle famiglie formate da coppie di fatto e tutte le coppie legalmente separate con i relativi figli, risultano agevolate sia nell’esenzione sia nella progressione del ticket; Una famiglia formalmente costituita e mantenuta rappresenti un atto di grande responsabilità pubblica anche sul piano fiscale e che pertanto a ciò debba corrispondere da parte delle istituzioni un corrispondente riconoscimento sullo stesso piano fiscale del nucleo famigliare, in coerenza con gli artt. 29 e 31 della Costituzione italiana; pertanto impegna il Sindaco e la Giunta: A farsi promotore nei confronti del Presidente e della Giunta della Regione Emilia-Romagna affinché le scelte, di cui alla delibera 1190/2011 della Giunta regionale, siano riviste urgentemente, nella direzione di prevedere una diversa valutazione dei carichi e componenti famigliari, ad esempio prevedendo riduzione o suddivisione del reddito complessivo familiare utilizzando il quoziente familiare o il fattore famiglia, come è nelle possibilità formali ed attuative della Regione in questa materia;Affinché in questo modo venga dato un segnale, con valenza nazionale, di reale equità e lungimiranza, essendo l’opzione qui richiamata di più facile e immediata applicazione rispetto alla pur auspicata introduzione dell’ISEE.
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