"In merito alle dichiarazioni del presidente Azimut Erio Cicognani ritengo doveroso replicare , precisando e confermando che nella giornata del sei settembre Azimut spa non ha garantito a Faenza il servizio “essenziale”, non so se previsto dai contratti di servizio.
L'impresa incaricata dalla famiglia Calamini e la famiglia, testimonianze in mia mano, non hanno potuto consegnare il “feretro normale in legno” perché il servizio non era garantito e, per questo non c’era bisogno che telefonassi all’ azienda Azimut.
Il fatto della consegna di un feretro con zinco esterno, è del giorno successivo e, non c’entra nulla con la mancata apertura della sala cremazioni il giorno dello sciopero.
Certamente sono dispiaciuto della polemica ma per il rispetto per il lutto della famiglia Calamini che ha profondamente colpito tutta la cittadinanza. Ma presidente Cicognani s’informi meglio a cominciare dal suo amministratore delegato e amministratori, da noi pagati, e dai responsabili dei 51 dipendenti, peri come sono avvenuti “i fatti” e, chieda scusa alla famiglia. Vincenzo Galassini
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